Banche e finanza USA e la distruzione illegale di foreste per l'olio di palma
In Indonesia continua la produzione illegale e distruttiva di olio di palma con una catena di responsabilità che si diffonde in tutto il mondo, dalle ...
In Indonesia continua la produzione illegale e distruttiva di olio di palma con una catena di responsabilità che si diffonde in tutto il mondo, dalle foreste pluviali del sud-est asiatico agli scaffali del supermercato alle stanze decisionali di Wall Street. E’ quanto emerge da un report dal titolo Commodity Crimes: Illicit Land Grabs, Illegal Palm Oil and Endangered Orangutans diffuso da Friends of the Earth, Forest Heroes, and SumOfUs.
Il report mostra come questa distruzione non nuoce solo alle popolazioni che abitano quelle foreste ma mette anche in pericolo le specie che vi vivono e il clima del pianeta. Nel report sono elencate le principali banche statunitensi e europee che finanziano questo land gran legale e gli investitori che ne beneficiano.
Commodity Crimes: Illicit Land Grabs, Illegal Palm Oil and Endangered Orangutans documenta come una compagnia indonesiana, Bunitama Agri Ltd, attua una sistematica distruzione di foreste vicino e all’interno di riserve e nel 2012 si è venduta in un’offerta pubblica che ha ammesso includere parti di foresta illegalmente ripulita. Anche i manovratori finanziari di Bumitama Agri – un fornitore leader nel mercato mondiale, anche a Wilmar International, il più grande commerciante di olio di palma del mondo – sollevano dubbi sulla possibile violazione della legge indonesiana sul riciclaggio di denaro.
Il rapporto è basato su investigazioni sul terreno, dati sul commercio globale e mappatura satellitare per dimostrare che due compagnie affiliate a Buimitama hanno sistematicamente violato la legge indonesiana, le linee guida della Tavola Rotonda sull’Olio di Palma Sostenibile (RSPO) – sponsorizzata dalle industrie – e le politiche di sostenibilità e le policy degli istituti di finanza internazionale tagliando illegalmente migliaia di ettari di foreste e fragili torbiere che sono habitat di grandi biodiversità, come per esempio l’orango che è a rischio di estinzione. Il rapporto è accompagnato da video che testimoniano visivamente la distruzione.
La catena delle responsabilità viene tracciata, dagli ufficiali dei distretti locali in Indonesia attraverso i commercianti globali di olio di palma IOI Corp. e Wilmar International ai finanziatori come Bank of America e Citigroup e investitori come alcuni fondi pensione (California Public Employees Retirement System, per esempio) fino alle compagnie che vendono una varietà di prodotti ai consumatori sugli scaffali di negozi e supermercati.
«Molti consumatori di cibo confezionato non sanno che stanno contribuendo alla distruzione illegale di foreste pluviali», dice Jeff Conant di Friends of the Earth. «Ma i finanzieri che investono in olio di palma, con piena consapevolezza del modo corrotto e vorace di fare affari dell’industria, non hanno scuse. Facciamo appello ai finanziatori di Bumitama, Wilmar e IOI affinché facciano pressione sulle compagnie perché correggano i propri comportamenti, pena la sospensione dei finanziamenti».
Il rapporto pone l’accento sui comportamenti illegali di Bumitama Agri, ma il caso serve anche a illustrare come una regolamentazione insufficiente e un complicato trasferimento di terre permette alle compagnie di impossessarsi della terra, indipendentemente dal suo status, dall’uso tradizionale e dall’importanza da un punto di vista ecologico.
Foto: T. R. Shankar Raman