Marea nera, le autorità avviano la bonifica
Decine di persone hanno cominciato a pulire le spiagge californiane dal petrolio fuoriuscito da un oleodotto della Plains All American Pipeline.
Decine di persone, equipaggiate con speciali tutte bianche, stivali, guanti e altre protezioni, hanno passato la giornata di venerdì sulle spiagge di Santa Barbara , in California. Si è cercato di ripulire in particolare la sabbia del sito di Refugio State Beach, contaminata dalle placche di petrolio fuoriuscito nei giorni scorsi da un oleodotto gestito dalla compagnia Plains All American Pipeline .
Secondo quanto riferito dall’agenzia AFP il lavoro è stato particolarmente efficace sulla spiaggia, ma le rocce degli scogli sono invece rimaste coperte dalla macchia oleosa. «Il lavoro è stato buono ma ci vorrà ancora molto tempo per risolvere la questione in modo completo: giorni o settimane», ha spiegato all’agenzia di stampa David Mosley, un portavoce dei guardia-coste americani. Le operazioni di ripulitura non si limitano infatti alle spiagge: su tutto il tratto interessato dalla catastrofe ecologica si sono riversati circa 30 mila litri di petrolio che si sta cercando di aspirare con delle pompe. Ma la marea nera si estende ormai per 10 chilometri lungo la costa occidentale degli Stati Uniti, il che complica la missione.
Inoltre, le autorità stanno ripulendo la collina a strapiombo sul mare dove si trova l’oleodotto dal quale si è originata la fuga. L’obiettivo è evitare che il greggio che si è introdotto nel suolo si riversi non solo nel mare ma anche su un’adiacente autostrada.