Norvegia, il fondo sovrano mette al bando l’olio di palma
I responsabili del fondo di investimento pubblico del Paese scandinavo hanno deciso di cedere tutte le partecipazioni detenute in aziende coinvolte nella produzione di olio ...
Il fondo sovrano norvegese, uno dei più grandi al mondo con asset pari ad un valore di oltre 710 miliardi di dollari, ha inserito nella propria black-list le imprese coinvolte nella produzione di olio di palma. Si tratta di 23 aziende, tutte con sede in Asia, per le quali il comitato etico che sovrintende alle decisioni del fondo di investimento ha deciso di cedere tutte le partecipazioni finora detenute. Ad esse, la Norvegia contesta una compartecipazione al disboscamento delle foreste tropicali primarie.
Già da qualche anno il fondo ha attuato una diminuzione progressiva dei propri investimenti nelle imprese che si considera abbiano un impatto negativo sulle foreste asiatiche, passando dai 14, 4 miliardi di dollari del 2011 ai 13, 2 miliardi dello scorso anno. In questo modo, i responsabili del sovereign fund vanno di fatto incontro alle richieste di numerose associazioni ambientaliste. Su tutte il gruppo Rainforest Foundation, che a lungo ha accusato il Paese scandinavo di praticare un doppio gioco: sovvenzionando cioè da un lato il rimboscamento ma, al contempo, sostenendo le aziende che contribuiscono alla deforestazione.