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Con Ofo pedalano anche le persone disabili

Accordo tra la società cinese di bike sharing Ofo e la cooperativa sociale Spazio Aperto per la manutenzione delle 4 mila biciclette gialle di Milano.

Una bici di Ofo, bike sharing con biciclette a flusso libero. CC0 Creative Commons da Pixabay.com
Una bici di Ofo, bike sharing con biciclette a flusso libero. CC0 Creative Commons da Pixabay.com

Dalle infinite vite della bicicletta, il mezzo di trasporto più sostenibile, una spinta al benessere collettivo: da quando le bici gialle del servizio a flusso libero Ofo hanno invaso Milano esiste infatti una nuova opportunità di lavoro in più per le persone con disabilità.

Il merito è di un’accordo siglato tra l’emanazione italiana della società cinese di bike sharing con sede a Pechino (fondata nel 2014) e la cooperativa sociale Spazio Aperto, a cui è stata affidata la manutenzione di tutte le 4 mila biciclette gialle del lotto spettante a Ofo nel capoluogo lombardo.

Un ulteriore colpo – di pedale – per una cooperativa che già collabora con Daimler – Benz per la manutenzione delle macchine a noleggio del car sharing di Car2Go a Milano, Roma, Torino e Firenze, e che, tramite la collaborazione con Naturcoop, un’altra cooperativa, partecipa anche alla manutenzione delle 500 bici di Ofo a Varese.

Al di là di qualche aspetto da rivedere nella gestione responsabile delle bike sharing a flusso libero – bici abbandonate in luoghi inappropriati, sottratte e vandalizzate -, e dopo il successo della fase sperimentale di Ofo a Milano, con 320 mila tragitti percorsi e 325 chilometri effettuati grazie all’app scaricata dagli utenti, la partnership – fanno notare da Spazio Aperto – dimostra “come le cooperative sociali stiano davvero investendo in nuovi settori ad alto tasso di innovazione, emancipandosi così dalla dipendenza del solo mercato pubblico”.

Spazio Aperto è una cooperativa sociale impegnata dal 1984 per l’integrazione lavorativa di persone socialmente svantaggiate, ha un fatturato di 15 milioni di euro e impiega circa 600 dipendenti, il 35% dei quali è composto da persone disabili; fa parte del Gruppo Cooperativo Nazionale CGM (consorzio Gino Mattarelli), la più grande rete di cooperative sociali e consorzi in Italia.