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Oslo “ridisegna” l’Artico per favorire i petrolieri?

Il governo norvegese ha disposto la realizzazione di una nuova mappa della calotta polare. Ciò potrebbe portare alla concessione di nuove licenze per la trivellazione ...

  La Norvegia ha deciso di ridefinire i confini della banchisa artica. Si tratta di una decisione controversa, che potrebbe avere come obiettivo principale quello di facilitare le attività petrolifere nel mare di Barents . Ad annunciarlo è stato ieri il ministero dell’Ambiente, proprio mentre un altro dicastero di Oslo, quello del Petrolio, ha concesso il proprio via libera a 57 progetti di esplorazione , alcuni dei quali in acque estremamente settentrionali, che finora non sono mai state aperte dal Paese scandinavo.  

Una norma introdotta nel 2013 aveva imposto il divieto di aprire alle esplorazioni petrolifere le zone situate attorno alla calotta polare, al fine di proteggerne l’ecosistema. Ma a causa del riscaldamento climatico, il ghiaccio si ritira sempre più a Nord e, stante la legge, le trivellazioni possono sfruttare i varchi aperti. 

Da parte sua, il ministero dell’Ambiente non sembra voler porre un argine al problema. La responsabile Tine Sundroft, riferisce l’agenzia AFP, ha spiegato che è importante disporre di conoscenze attualizzate sulle località più vulnerabili, e per questo ha fatto sapere di aver chiesto all’Istituto polare norvegese di aggiornare i propri calcoli. Tale cambiamento potrebbe consentire al governo di approvare nuove licenze petrolifere.