Rinoceronti, dal 2000 al 2013 impennata del traffico di corna
Secondo il Fondo internazionale per la protezione degli animali lo scorso anno sono state immesse nel traffico clandestino almeno 2 mila corna provenienti dall'Africa.
Il traffico di corna di rinoceronte ha subito una vera e propria impennata tra il 2000 ed il 2013: il giro d’affari risulta infatti moltiplicato per 30 nel periodo, ed è oggi «fuori controllo» . Ad affermarlo, riferisce l’agenzia AFP, è stato ieri il Fondo internazionale per la protezione degli animali (IFAW): secondo la dirigente Céline Sissler-Bienvenu, lo scorso anno più di 2 mila corna provenienti dall’Africa sono entrate nel traffico clandestino.
«Si tratta – ha aggiunto – di un commercio estremamente ben organizzato, come accade anche per l’avorio o per i prodotti derivati dalle tigri». Secondo l’IFAW le reti criminali riescono ad intascare attorno ai 15 miliardi di dollari all’anno.
Un sistema che si basa ormai anche su internet, che costituisce «un grande supermercato aperto sette giorni su sette». Un’inchiesta portata avanti all’inizio dell’anno su 280 siti web, in 16 differenti Paesi, aveva portato a scoprire un totale di 33.006 prodotti derivati dai corpi di specie protette, per un totale di 9.500 annunci di vendita ed un giro d’affari stimato per i contrabbandieri pari a 7, 8 milioni di euro.
Per questo il Fondo internazionale ha lanciato un appello a tutte le agenzie anti-frode affinché possano cooperare e garantire una risposta adeguata.
Foto: EDUARDO SORTICA (licenza Creative Commons)