Royal (Francia): «Inadeguati i negoziati Onu sul clima»
Secondo il ministro dell'Ecologia francese, «in privato sono tutti d'accordo sul fatto che i metodi sono inefficaci. Poi, però, si rimandano sempre i cambiamenti all'anno ...
I negoziati che vengono effettuati sotto l’egida dell’Onu, nell’ambito della convenzione quadro sui cambiamenti climatici , sono «totalmente inadeguati rispetto all’emergenza attuale». A dichiararlo è stata Ségolène Royal , ministro dell’Ecologia della Francia, Paese che organizzerà a dicembre prossimo la conferenza mondiale sul clima COP21.
In un’intervista rilasciata al quotidiano Le Monde la responsabile ambientale del governo di Manuel Valls ha spiegato come esista un ampio consenso rispetto all’idea che le procedure negoziali utilizzate finora non siano sufficientemente efficaci: «In privato tutti lo dicono, tutti ne sono perfettamente coscienti. Ma la stessa pesantezza del processo è tale che, alla fine, esso va avanti come se nulla fosse. Ho l’impressione che si rimandino ogni volta all’anno successivo le decisione che occorre prendere».
«Questa distanza – ha aggiunto il ministro – tra le procedure delle Nazioni Unte e l’emergenza climatica comincia a porre un problema reale, nonché ad esasperare i Paesi che risultano maggiormente colpiti dal climate change. Questo non significa che occorra fermare i negoziati. Ma bisogna cambiare metodo: mettere sul tavolo un documento che riunisca gli impegni assunti dai Paesi che sono andati più a fondo, e domandare agli altri di esprimersi apertamente nel merito. Questo cambierebbe le cose, perché nessuno vuole apparire come lo Stato che ha fatto fallire il summit di Parigi».