Se investire significa anche pensare al climate change

Etica Sgr lancia “Etica Impatto Clima”, il nuovo fondo tematico che investirà sulle aziende low carbon e a basso impatto per il cambiamento climatico

Per presentare il nuovo fondo Etica Sgr propone delle cartoline dal futuro: immagini di una possibile Italia distrutta dai cambiamenti climatici (www.eticasgr.it)

Investire solo in aziende e Stati che non provochino climate change, o comunque che abbiano un basso impatto sul cambiamento climatico. Con questo obiettivo Etica Sgr ha lanciato un nuovo fondo d’investimento tematico. Si chiama “Etica Impatto Clima” e ha come tema, appunto, la lotta al climate change.

Climate change in primo piano

La questione dei cambiamenti climatici è da tempo ai primi posti nelle agende dei governi di tutto il mondo, ma nelle ultime settimane ha conquistato le prime pagine dei giornali. Merito (si fa per dire) dell’allarme lanciato dall’IPCC, l’organismo dell’Onu che si occupa di climate change. E del Nobel per l’Economia, assegnato lo stesso giorno, a William Nordhaus e Paul Romer per aver approfondito l’inter-relazione tra i cambiamenti climatici e l’economia (Bill Nordhaus) e l’innovazione e la crescita a lungo termine (Paul Romer). In particolare, ha spiega il Comitato per il Nobel Norvegese, “hanno disegnato metodi per indirizzare alcune delle nostre domande sul come ricreare e tenere in piedi una crescita economica sostenibile”.

Un fondo a basso impatto ambientale

Un tema, quello della tutela dell’ambiente, che interessa sempre più anche gli investitori. Basti pensare all’ondata di divestment dai combustibili fossili, cavalcata da molti investitori istituzionali (università, enti religiosi, amministrazioni pubbliche). Da qui la scelta di Etica Sgr di lanciare un nuovo fondo tematico, un bilanciato che investirà sulle aziende low carbon e a basso impatto per il cambiamento climatico.  Si punterà in particolare su aziende e Stati che hanno dichiarato obiettivi di riduzione di emissione di CO2 e di utilizzo di energie rinnovabili. Verrà inoltre valutato il rischio reputazionale legato all’ambiente e si apriranno posizioni su quotate che non estraggono combustibili fossili. In portafoglio si potrà avere anche una quota di green bond del 10-15%.

Ma non può essere definito un fondo “fossil free”. «Nel portafoglio che stiamo costruendo – ha dichiarato Luca Mattiazzi, direttore generale di Etica Sgr – vi sono anche aziende che puntano a diventare fossil free ma non lo sono ancora».

Come è costruito

Obiettivo di raccolta per il nuovo fondo: 500 milioni di euro, in tre anni. Questo il target di Etica Sgr (3,5 miliardi di masse). Il parametro di riferimento del fondo sarà così composto: 50% Msci World, 30% Jp Morgan Emu e 20% Ice BofaML euro treasury bill. Investirà “fino a un massimo del 60% in azioni, denominate in euro e in valuta estera, appartenenti prevalentemente ai mercati sviluppati”. Inoltre il fondo investe in obbligazioni di emittenti sovrani, organismi internazionali, obbligazioni societarie e green bond.