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Società offshore a domicilio

Avete presente gli annunci pubblicitari che compaiono in cima alla pagina di gmail quando controllate la posta? Uno dei fattori di successo di Google, in ...

© artisteer/iStockPhoto

Avete presente gli annunci pubblicitari che compaiono in cima alla pagina di gmail quando controllate la posta?
Uno dei fattori di successo di Google, in particolare per la raccolta pubblicitaria, è il fatto di personalizzare le offerte e gli invii a seconda dei temi più interessanti per l’utente. Considerato che una buona parte delle mail che mi arrivano e che spedisco trattano di finanza, paradisi fiscali e speculazione, non avrei dovuto stupirmi troppo nel trovare l’annuncio, in francese “creazione di società offshore”.
Incuriosito, clicco il link. La home page del sito che mi si apre recita in bella evidenza “creazione di società offshore con conto in banca”. Seguendo il primo link, trovo le tariffe. Creare una società alle Isole Vergini Britanniche mi costa 1.090 euro per il primo anno, 890 dal secondo in poi. Stesso prezzo per Anguilla, solo 790 euro per costituirne una alle Seychelles o in Belize. Panama, Gibilterra o le Bahamas sono poco più care. Con poche centinaia di euro in più, oltre alla società si può anche aprire un conto corrente in una di queste giurisdizioni, o in altre, da Cipro o a Saint Vincent, in Lettonia o a Hong Kong.
Ma i servizi forniti non finiscono certo qui. Per appena 320 euro è possibile avere il servizio di “direttore designato”. In cosa consiste? Un piccolo punto interrogativo consente di avere maggiori informazioni: “Il direttore designato è utilizzato per garantire il massimo livello di confidenzialità. Il nome del direttore apparirà sui documenti dell’impresa, in ogni contratto professionale e nei registri commerciali della giurisdizione. Un altro vantaggio legato al servizio di direttore designato consiste nel piazzare la questione “del controllo e della gestione” al di fuori di una giurisdizione con fiscalità importante”. Per la stessa modica somma di 320 euro è anche possibile accedere al servizio di “azionisti designati”.
L’obiettivo in questo caso è se possibile ancora più esplicito: “L’azionista designato è nominato in modo da impedire che il vero proprietario della società possa essere pubblicamente associato alla società stessa”.
Lo stesso sito pone tra i punti premianti per convincere i clienti a rivolgersi a loro la “confidenzialità assoluta” e l’essere parte delle “associazioni fiscali più riconosciute”. Una tabella riepiloga poi i vantaggi di ogni giurisdizione, a seconda delle richieste: imprenditori, commercio elettronico, commercio internazionale, consulenti, detentori di patrimoni. Ce n’è per tutti i gusti. Si può cosi vedere che nelle Isole Vergini Britanniche viene garantito l’anonimato, non c’è nessuna esigenza di versamento di un capitale, e nessuna esigenza contabile. Nessuna tassazione sugli utili realizzati e nel giro di due – tre giorni è possibile costituire la propria società. A questi tempi si aggiungono i 6 – 7 giorni richiesti per l’invio dei documenti.
Un altro esempio. Perché pensare di aprire una società nel Delaware? Perchè in questo Stato degli USA esiste la forma giuridica delle LLC, società che, come viene spiegato sul sito, permettono alle persone interessate di avere una società negli USA ma “procurano vantaggi simili a quelli di una impresa offshore tradizionale registrata in un paradiso fiscale offshore”. Tra questi in particolare, si segnala che i non-residenti sono esonerati dalle imposte sulle transazioni commerciali e gli utili generati al di fuori degli USA.
La parte probabilmente più bella del sito è però quella che raccoglie le testimonianze dei clienti. Un dirigente inglese scrive entusiasta “ho una società che funziona principalmente via internet e per motivi fiscali pensavo di crearmi una società offshore. Grazie a voi ho potuto crearla rapidamente e direttamente da casa mia, senza alcun problema”. Gli fa eco un direttore marketing tedesco: “sono davvero stupito dalla rapidità dei vostri servizi. Ho comandato una società delle Seychelles e ho ricevuto i documenti in meno di due settimane. Pensavo davvero che fosse più complicato”. Persino dalla Svizzera arrivano complimenti sinceri: “essendo consulente, volevo una società dove le tasse sono più favorevoli. Avete incorporato la mia società e aperto un conto bancario più velocemente di quanto mi aspettassi. Grazie”.
Unico piccolo neo in pagine e pagine di clienti estremamente soddisfatti: un giurista italiano che segnala: “il conto in banca è stato un po lungo da aprire ma non vi do la colpa perchè la cosa dipendente anche da terze parti. Per il resto sono di massima soddisfatto, grazie”. I soliti italiani brontoloni.
D’altra parte è un peccato che “terze parti” si permettano di rallentare queste operazioni. Forse il signore voleva prendersela ancora più esplicitamente con l’inefficienza del settore pubblico? Non c’è da biasimarlo, con tutta l’evasione fiscale che c’è in Italia le inefficienze sono inevitabili, ma è davvero riprovevole che un cittadino per bene debba addirittura aspettare più del dovuto per il suo bravo conto alle Bahamas.