Il Black Friday è un venerdì nero per il clima della Terra

Il Black Friday è uno degli esempi peggiori del modello di sviluppo mondiale insostenibile e incompatibile con la salvaguardia del clima

Il sovra-consumo genera immense quantità di rifiuti © panida wijitpanya/iStockPhoto

Non è questione di prezzi, di promozioni imperdibili, di poter «finalmente avere quell’oggetto che altrimenti costava troppo». È questione di miopia. Il Black Friday, che quest’anno cade oggi, venerdì 26 novembre, è la fiera del prosciutto sugli occhi. È ostinarsi a perpetuare un sistema economico basato sullo sfruttamento insensato di risorse finite, sul sovraconsumo, sulla produzione senza limiti e sull’ignorare i paletti che la scienza climatica ci ha indicato. 

Il Black Friday è simbolo di un modello di sviluppo insostenibile

Il modello di sviluppo attuale, è ormai sotto gli occhi di tutti, non è compatibile con la salvaguardia del clima della Terra. Ogni anno il mondo – per lo meno per quanto riguarda esperti e ong – si riunisce in occasione delle Cop per ribadirlo.

Eppure miliardi di persone aspettano il Black Friday per poter acquistare l’ennesimo telefono cellulare, un televisore nuovo che possa occupare mezzo salone, il “vestito in più” al quale proprio non si può rinunciare. Il tutto in un’epoca di pandemia, che ha provocato anche enormi difficoltà nelle catene di approvvigionamento, perdite di posti di lavoro, aziende in difficoltà, disuguaglianze in aumento.

Diamo un’occhiata ai nostri armadi prima di comprare

Prima di partecipare a questa follia collettiva dovremmo fare un giro nei nostri armadi. Guardare quanti sono i maglioni, i pantaloni, i vestiti, le giacche che nel corso del 2021 non abbiamo indossato mai, o quasi mai. E le scarpe. Dovremmo guardare poi il nostro cellulare che – d’accordo – ha la batteria che non va più come appena comprato, ma per il resto funziona ancora bene. Si sente bene, fa delle belle foto e non ha lo schermo scassato. Può andare bene ancora per un po’.

L’impatto ambientale, in termini di uso di materie prime, di emissioni di CO2, di utilizzo dell’acqua per molti dei beni che verranno venduti in questa giornata dedicata al consumo sfrenato è enorme. Sta a noi scegliere se partecipare o rifiutarci di farlo.