Questo articolo è stato pubblicato oltre 6 anni fa e potrebbe contenere dati o informazioni relative a fonti/reference dell'epoca, che nel corso degli anni potrebbero essere state riviste/corrette/aggiornate.

Il TiSA e la minaccia alle banche pubbliche

Una ricerca a cura del Transnational Institute (TNI) mostra come il Trade in Services Agreement (TiSA) rappresenti un attacco alla futura pubblicizzazione delle banche pubbliche ...

Una ricerca a cura del Transnational Institute (TNI) mostra come il Trade in Services Agreement (TiSA) rappresenti un attacco alla futura pubblicizzazione delle banche pubbliche nel mondo. Nonostante 30 anni di privatizzazioni, le banche pubbliche rimangono attive nella maggior parte dei Paesi e delle comunità. Eppure l’importanza del TiSA per il futuro delle banche pubbliche deve ancora essere sollevata come fulcro di resistenza.
Infatti, privilegiando una visione dei servizi finanziari privata e orientata  al profitto rispetto al bene pubblico, il TiSA avrà un impatto sui mandati e delle banche pubbliche e sulle loto capacità di servire l’interesse pubblico, direttamente e indirettamente, ora e in futuro. In questo modo le banche pubbliche saranno messe sotto pressione affinché assorbano gli interessi di un’élite globale, privata, aziendale forzando le loro attività a logiche sempre più strettamente legate alla competitività del mercato – premessa alla possibile privatizzazione della banca.
Lungi dal pensare che le banche pubbliche siano perfette, tuttavia esse hanno diversi aspetti positivi. E oggi molte organizzazioni della società civile stanno facendo un lavoro importante per migliorarle e renderle più responsabili. Il TiSA non farà che minare il potenziale delle banche pubbliche. In breve, le banche pubbliche continuano a offrire alternative sostenibili, desiderabili e difendibili al neoliberismo e alla finanziarizzazione e sono un’alternativa che necessita di protezione dal TiSA nell’interesse pubblico. Allo stesso modo occorre difendere le banche che non sono pubbliche, ma che, come Banca Etica, propongono un modello diverso.
 
Leggi la relazione di Transnational Institute (TNI) (.pdf, 672.91 KB)
Foto: Fabio Ferrari / LaPresse09 01 2012 Torino, Italianews