Trump e conflitto d’interessi: 180 mln a Tillerson
Sono già pronti 180 milioni di dollari per “sanare” l’evidente, enorme, conflitto d’interessi sollevato dalla nomina a prossimo segretario di Stato USA di Rex ...
Sono già pronti 180 milioni di dollari per “sanare” l’evidente, enorme, conflitto d’interessi sollevato dalla nomina a prossimo segretario di Stato USA di Rex Tillerson, rimasto seduto sulla poltrona di amministratore delegato della compagnia petrolifera multinazionale Exxon Mobil fino al 31 dicembre 2016, nonché additato per i suoi stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin.
L’ex presidente e amministratore delegato di Exxon scelto da Donald Trump, se confermato nel nuovo ruolo, riceverà infatti ben 180 milioni di dollari – 3 milioni meno del prezzo di mercato – per tagliare i propri legami finanziari con l’azienda – riporta BBC online -, liberandosi così di quei due milioni di azioni della multinazionale inclusi nel suo munifico compenso, e mettendo il denaro in un trust gestito in modo indipendente che non potrà acquistare nuovi titoli della sua ex società.
L’operazione dovrebbe contribuire a disinnescare le eventuali accuse di voler favorire Exxon traendone vantaggio personale che potrebbero piovere sul segretario di Stato USA e sulla sua futura attività per l’amministrazione. Accuse che però difficilmente potranno essere cancellate pensando ai legami ben più profondi e duraturi di quelli finanziari che il 64enne texano ha certamente consolidato in 40 anni di lavoro per la corporation, tra Stati Uniti, Yemen e Russia.
Il tema, che qui riguarda Tillerson ma si allarga a tutta la prossima squadra di collaboratori del neoeletto presidente americano, è così rovente che Valori di febbraio non si fa scappare l’occasione di scandagliare gli effetti dell’uragano Trump che si sta abbattendo su etica e democrazia in politica e finanza. Non perdetevi il prossimo numero del nostro mensile, lo troverete in vendita in pdf a questo link.