Da alcuni mesi il prezzo del petrolio è in continua crescita, scambiato al massimo degli ultimi sette anni, arrivando anche a oltrepassare i 100 dollari al barile.
La guerra in Ucraina, poi, ha ulteriormente aggravato la situazione. E ha messo a nudo la necessità di affrancarci dalle fossili. Per non finanziare più regimi dalla dubbia democraticità e perché la lotta ai cambiamenti climatici deve diventare, finalmente, una priorità. In questo senso le sanzioni imposte al governo di Vladimir Putin possono rappresentare un’occasione unica.
Che fare? L’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) ha pubblicato dieci raccomandazioni per ridurre la nostra dipendenza dal greggio. E, incidentalmente, ridurre le nostre emissioni di gas a effetto serra.
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