FEBEA, vent’anni tessendo storie di finanza etica in Europa
La FEBEA compie 20 anni. Un percorso fatto di crescita, di accresciuta consapevolezza e di penetrazione nel mercato
È noto il potere dello storytelling, della narrazione, come strumento che permette di conoscere come nascono e si sviluppano i diversi tipi di progetti di azione collettiva di natura economica. Senza sostituire informazioni strettamente economico-finanziarie o report di impatto sociale o ambientale, raccontare storie aiuta a capire molto meglio la realtà. Aggiungendo un contesto e un percorso al fermo immagine offerto da questi report.
Non sorprende quindi che, nella conferenza organizzata da FEBEA (Federazione europea delle banche etiche e alternative) il 10 giugno 2021 in occasione del ventesimo anniversario della nostra fondazione, vari messaggi dei relatori invitati abbiano sottolineato in un modo o nell’altro l’importanza di sviluppare una narrazione. Che ci aiuti a comprendere le circostanze che hanno dato origine alla nostra nascita, conoscere la nostra realtà attuale e intravedere il nostro futuro. Storie che FEBEA potrebbe utilizzare nel processo sempre incompiuto di advocacy politica e sociale a favore della finanza etica.
Finanza etica: molto più che narrazione
Il dossier che hai davanti mostra proprio quella realtà effettiva, ma descrive anche quel contesto e quel viaggio. Parla di sogni, aspirazioni, rivendicazioni, desideri. È, infatti, molto più che narrazione. Possiamo dire che questo dossier è anche storydoing, storygiving, storyliving. Materiale nato per essere condiviso, regalato, vissuto, come un tesoro che nasconde processi di azione collettiva, di pensiero critico, di militanza controcorrente. Che svela, in sintesi, il tessuto di cui sono fatti i progetti di finanza etica che compongono FEBEA.
Ripercorrere i vari contenuti di questo dossier ci permetterà di trovare segni inequivocabili di uno spazio finanziario sempre più riconoscibile e legittimato, con ottimi portafogli creditizi, basi sociali dinamiche, ampia conoscenza e adattabilità e, come è stato dimostrato durante la pandemia di Covid-19, una grande resilienza. Segnali che si precisano con numeri che testimoniano la nostra notevole esperienza nel finanziamento di spazi molto poco riconosciuti dalle banche tradizionali, in cui le entità finanziarie aderenti a FEBEA operano con naturalezza. Dimostrando da molti anni la loro grande capacità di adattamento alle esigenze dei settori in cui operiamo e che serviamo quasi esclusivamente.
Spazi sociali che conosciamo bene. In quanto costituiscono la priorità su cui sono stati lanciati molti dei progetti finanziari che hanno fondato e consolidano la nostra Federazione. Nel capitolo in cui viene presentato l’ultimo rapporto sulla Finanza Etica in Europa, il lettore troverà una chiara evidenza dell’attuale forza di questo modello e delle sue significative differenze con i grandi operatori finanziari.
La storia di un’autentica finanza sostenibile
Il dossier racconta anche la storia di un’autentica finanza sostenibile. Con un obiettivo e un’attuazione pratica che mettono in luce il lungo cammino che i regolatori dell’Unione europea devono ancora percorrere per consolidare nuovi quadri normativi che configurino uno spazio finanziario non solo sostenibile, ma anche capace di costruire un patrimonio di sostenibilità.
Il position paper di FEBEA in relazione al dibattito europeo sulla finanza sostenibile, che viene presentato in una delle sezioni del dossier, è un chiaro esempio del posizionamento e della prassi che caratterizzano i membri della nostra Federazione. Una posizione che è molto più di una riflessione o di un’analisi. E che nasce dall’esperienza di istituti finanziari che da molti anni si impegnano per la sostenibilità. Intesa come una sfida che non può affrontare separatamente gli impatti ambientali e le molteplici altre dimensioni. Come l’attenzione alle conseguenze sociali e al modello di governance delle stesse istituzioni finanziarie.
Troveremo tra i contenuti del dossier numerosi esempi di progetti sviluppati dai soci di FEBEA negli ultimi anni in ambiti socialmente importanti come l’assistenza alla popolazione migrante, l’inserimento sociale e lavorativo, l’accesso all’alloggio, l’assistenza alla disabilità, workers buyout, cooperazione allo sviluppo… Progetti finanziari sviluppati in settori solitamente considerati “fuori mercato” e che una finanza veramente sostenibile deve riconoscere come priorità imprescindibili.
Le sfide per il futuro della finanza etica
Infine, questo dossier parla anche dei nostri sogni. Della nostra visione e dell’impegno strategico che dovremo affrontare per i prossimi anni. In uno degli ultimi contribuiti del dossier, esponiamo i contenuti principali di questo processo di riflessione strategica iniziato nel marzo 2021. Lo abbiamo chiamato il “progetto Kairos”, riferendoci al “tempo kairologico”, quel momento preciso, appropriato del tempo che si distingue proprio non per la sua misura, ma per la sua qualità. Quel momento in cui accade qualcosa di importante.
In FEBEA crediamo che qualcosa di importante possa accadere nello spazio finanziario e che è nostra responsabilità aiutare a farlo accadere. Qualcosa che permetta di recuperare tutto il potenziale che la finanza veramente sostenibile contiene come agente di costruzione di società più giuste. Ci abbiamo sempre creduto e questa persuasione è la principale forza trainante dietro di noi. Come si vede, quella forza si percepisce in ognuna delle righe che compongono il contenuto di questo dossier. Spero che ti goda la lettura.