Stampa moneta, togli moneta: i lati oscuri dell’helicopter money
Prima puntata di #Legonomics: il professor Canova spiega perché pensare che basti stampare denaro per rilanciare i consumi non è un'idea così brillante come qualcuno sostiene
Creare moneta e distribuirla ai cittadini per stimolare i consumi e rilanciare l’economia. Tra gli addetti ai lavori si parla di helicopter money. Tutto partì da una provocazione dell’economista Milton Friedman. Era il 1969.
«Supponiamo adesso che un giorno un elicottero sorvoli questa comunità e lanci 1.000 dollari dal cielo, che, ovviamente, verrebbero frettolosamente raccolti dai membri della comunità. Supponiamo inoltre che tutti siano convinti che questo è un evento unico che non sarà mai più ripetuto».
(M. Friedman, The Optimum Quantity of Money).
Una strategia espansiva che ha vari estimatori in giro per il mondo. Ultimo, il Giappone. Dall’inizio del 2013 la Banca centrale di Tokyo sta infatti portando avanti una controversa azione di acquisto del debito pubblico, promossa dal premier Shinzo Abe.
Ma l’idea mantiene davvero quanto promette? All’Helicopter money è dedicata la prima puntata di #Legonomics, la videorubrica di Luciano Canova.
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* L’autore è PhD in economia e divulgatore scientifico. Collabora con il Master MEDEA (Management ed Economia dell’Energia e dell’Ambiente) della Scuola Enrico Mattei. Tra i suoi libri: “Scelgo, dunque sono. Guida galattica per gli irrazionali in economia” (ed. Egea, 2016) e “Pop Economy – #Gamification – #Crowfunding – #Big Data” (Hoepli, 2015).