Il WWF: il fotovoltaico non divorerà la superficie terrestre
Secondo l'organizzazione ambientalista, nelle aree del pianeta sufficientemente soleggiate, basterebbe lo 0, 1% di territorio coperto da pannelli per garantire il 100% del fabbisogno di energia.
Il fotovoltaico non è un divoratore di suolo. Basterebbe infatti una copertura di pannelli pari allo 0, 1% della superficie disponibile per garantire alle regioni sufficientemente soleggiate il 100% del loro fabbisogno di energia. A spiegarlo è un rapporto elaborato dal WWF, insieme alle società First Solar, 3tier e Fresh Generation, nel quale sono stati studiati in particolare i casi di sei Paesi.
Si tratta di Indonesia, Madagascar, Messico, Marocco, Sudafrica e Turchia, ai quali è stato affiancata anche la provincia indiana di Madhya Pradesh. «Lo scenario sul quale ci siamo basati – si legge nel rapporto – prevede uno sfruttamento del fotovoltaico tale da garantire l’intero fabbisogno energetico. Si tratta, dunque, di una condizione improbabile. Eppure, anche se la si raggiungesse, lo spazio che sarebbe necessario utilizzare per installare pannelli solari sarebbe relativamente basso».
Inoltre, aggiunge ancora il WWF, esiste moltissimo spazio per sviluppare il fotovoltaico senza ricorrere necessariamente ai grandi parchi solari, sfruttando soprattutto i piccoli impianti capaci di soddisfare i bisogni locali. «In questo modo – conclude il documento – la generazione di energia sarebbe del tutto compatibile con la protezione della biodiversità».