Ad Areva e Mitsubishi il nucleare turco. Ma l’Europa va in direzione opposta
Secondo il quotidiano Nikkei, l'alleanza i colossi francese e giapponese vince la commessa per la costruzione di 4 reattori sul mar Nero.
Il gruppo francese Areva e il giapponese Mitsubishi sarebbero stati scelti per la costruzione di quattro reattori nucleari in Turchia. A riferirlo è questa mattina il quotidiano Nikkei, che cita fonti anonime secondo le quali il ministero dell’Energia turco avrebbe già informato Tokyo della decisione.
Si tratta di un contratto del valore stimato di 22 miliardi di dollari, per un impianto che sorgerebbe a Sinop, sul mar Nero, e che presenterebbe una capacità totale di 4, 5 Gigawatt. I lavori dovrebbero cominciare nel 2017 e l’avvio della produzione di energia è prevista, prosegue il quotidiano giapponese, per il 2023. Anche se le due aziende coinvolte, per ora, hanno preferito non commentare la notizia.
Ciò che lascia perplessi è il fatto che mentre in Europa numerosi governi, a cominciare da quelli di Germania e Francia, puntano a ridimensionare il nucleare, la Turchia invece scelga una strategia in netta controtendenza. Per di più, in periodo di crisi, puntando ad un maxi-investimento che potrebbe dare i suoi frutti solamente tra 10 anni.