Islanda, gli ecologisti contro le trivellazioni cinesi
L'associazione INCA ha avviato una campagna contro l'autorizzazione concessa alla compagnia pubblica asiatica da parte del governo dell'isola.
Un gruppo di ecologisti islandesi ha lanciato una campagna contro l’accordo per l’esplorazione petrolifera che è stato concesso dal governo locale al colosso cinese dell’energia CNOOC International . «L’Islanda non dovrebbe puntare sul petrolio», ha spiegato all’agenzia France-Presse il presidente dell’Associazione islandese per la preservazione della natura (INCA ), Arni Finnsson, che ha ricordato anche i dubbi che gli stessi analisti hanno sollevato circa l’utilità economica del progetto.
Quest’ultimo è stato deciso nello scorso mese di gennaio, quando la compagnia pubblica asiatica ha ottenuto una licenza per trivellare sui fondali mar glaciale Artico, nella regione di Dreki, 200 chilometri a Nord della costa settentrionale dell’isola. Si tratta della terza licenza concessa nell’area: le prime due se le sono accaparrate la società islandese Eykon Energy e la norvegese Petoro.
Fonti interne al governo non nascondono che l’intenzione è di ottenere ciò che ha giovato (finanziariamente) alla Norvegia per decenni: «Non sappiamo se ci sia davvero petrolio laggiù, ma la speranza è quella di trovarlo», ha dichiarato Thorarinn Sveinn Arnarson, della Direzione nazionale per l’Energia.