Cina, un quinto delle terre agricole è inquinato
Secondo uno studio pubblicato dalle autorità di Pechino, il 19, 6% delle terre destinate ad uso agricolo risulta contaminato da agenti pericolosi per l'ambiente.
Le autorità cinesi hanno pubblicato, nella serata di ieri, una vasta inchiesta – avviata nel 2005 – sulla qualità del suolo dell’immenso Paese asiatico. Si tratta di una novità importante, dal momento che fino ad oggi i risultati dello studio erano stati classificati come “segreto di Stato” e, pertanto, non erano mai stati resi noti.
Il quadro che ne emerge è in effetti drammatico: ben il 16, 1% delle terre cinesi sono infatti inquinate. E prendendo in considerazione unicamente la porzione di terreno adibita ad uso agricolo, la percentuali sale ancora, fino ad arrivare a toccare il 19, 4%. Mentre per quanto riguarda le foreste, il dato si attesta al 10%.
Secondo il ministero dell’Ambiente, il problema sarebbe più marcato nel Sud della nazione, insieme alla porzione più industrializzata del Nord-Est. In particolare, colpevoli di aver inquinato il suolo sarebbero le vecchie miniere oggi abbandonate.
Il governo di Pechino, recentemente, ha dichiarato di essere pronto ad una svolta in tema ambientale, che si dovrebbe tradurre in una nuova disciplina normativa, che rafforzerà gli strumenti sanzionatori nei confronti delle aziende inquinanti e dei loro dirigenti, puntando a preservare dallo sviluppo industriale le zone naturali protette. Il concetto alla base dovrebbe essere un ribaltamento di priorità tra lo sviluppo economico e l’ambiente.