Gli ecologisti mantengono la promessa: carbone all’ingresso di SocGen
Come annunciato qualche settimana fa, questa mattina un gruppo di attivisti ha riversato 2 tonnellate di carbone di fronte alla sede di Bayonne della banca, per ...
Non si arresta la mobilitazione dell’associazione francese “ Bizi” contro l’istituto di credito Société Générale. Un gruppo di militanti, questa mattina, ha mantenuto la parola data qualche settimana fa, riversando 1, 8 tonnellate di carbone di fronte alla sede di Bayonne della colosso finanziario. L’obiettivo degli attivisti è quello di protestare contro il sostegno che il colosso finanziario transalpino ha deciso di dare ad un progetto considerato catastrofico per l’ambiente: la mega-miniera Alpha Coal, in Australia.
I militanti, una decina, hanno effettuato l’azione in una quindicina di minuti, poco prima delle 7 di mattina, accumulando di fronte all’ingresso della banca due cumuli di carbone alti un metro e larghi due. Una protesta alla quale si affianca anche Greenpeace, che ha spiegato a più riprese come la miniera (che sarà sfruttata dal gruppo indiano GVK a partire dal 2015) diventerà uno dei 10 siti più inquinanti al mondo in termini di emissioni di CO2. Il suo costo, inoltre, è altrettanto gigantesco: si parla di un investimenti iniziale stimato in 6, 3 miliardi di dollari.
Bizi ha specificato che la messa in funzione del sito di produzione ed esportazione dovrebbe provocare la dispersione nell’atmosfera di 1, 8 miliardi di tonnellate di CO2.
Il tutto minaccia inoltre la barriera corallina, ovvero uno degli ecosistemi più ricchi del pianeta, nonché 50 mila posti di lavoro legati ad essa.