Giappone, un tribunale blocca il riavvio di due reattori
Gli impianti bloccati sono i Takahama 3 e 4, che erano stati giudicati idonei dalle autorità di vigilanza sulla sicurezza nucleare.
Un tribunale giapponese ha bloccato ieri il riavvio di due reattori considerati «sicuri» dalle autorità. La sentenza riguarda gli impianti Takahama 3 e 4 , che secondo i giudici non sono stati ancora equipaggiati di sufficienti sistemi antisismici .
La decisione è stata presa da una corte della provincia di Fukui, e accoglie le richieste avanzate da un gruppo di cittadini, preoccupati per i rischi che la centrale nucleare può comportare per la regione. Le autorità che vigilano sui sistemi di sicurezza dei siti atomici avevano concesso il loro via libera nello scorso mese di febbraio: secondo i tecnici l’impianto era in grado di rispondere alle nuove norme introdotte dopo il disastro di Fukushima.
L’operatore che gestisce i reattori Takahama 3 e 4, la compagnia Kansai Electric Power, ha deciso di presentare un ricorso contro la sentenza. Appoggiata dal governo di Shinzo Abe, strenuo sostenitore della causa nuclearista. Al contrario, Greenpeace ha accolto lo stop del tribunale con soddisfazione.