Alaska, dagli Usa via libera alle trivellazioni di Shell
La multinazionale ha ricevuto l'ok del governo americano. Insorgono le associazioni ambientaliste.
Il governo degli Stati Uniti ha concesso ieri il proprio via libera ad una serie di trivellazioni nell’oceano artico da parte del colosso petrolifero Shell . La decisione – riferisce l’agenzia AFP – è arrivata dal dipartimento dell’Interno americano (che è al contempo responsabile dell’ambiente), e consentirà alla multinazionale anglo-olandese di cercare greggio nel mare di Chikchi , al largo dell’Alaska.
Abigail Ross Hopper, direttrice dell’agenzia federale incaricata della gestione degli oceani, ha assicurato che il tutto sarà gestito nell’ottica di preservare l’ecosistema della regione, nonché i mezzi di sussistenza e le tradizioni degli abitanti della zona. Da parte sua, Shell gongola: uno dei suoi portavoce ha spiegato che l’approvazione da parte degli Usa «è una tappa importante che dimostra la fiducia che le autorità di controllo hanno nei confronti del progetto».
Al contrario, l’ok arrivato ieri ha provocato la reazione indignata delle associazioni ambientaliste. La vice-presidente della Ong Oceana, Susan Murray, ha spiegato che «ancora una volta, il nostro governo si è precipitato ad approvare un progetto di esplorazione mal concepito, in uno dei luoghi più remoti e importanti della Terra. Shell è stata autorizzata a mettere in pericolo le nostre risorse marine».