Mozambico, decimati gli elefanti: -48% in cinque anni
A causare il calo devastante è stata l'attività dei bracconieri. Le cifre sono contenute in un rapporto redatto da una Ong per conto del governo.
Il numero di esemplari di elefanti presenti in Mozambico è stato dimezzato in solamente cinque anni. Il tutto a causa delle attività illegali dei bracconieri , che uccidono gli animali per prelevarne le zanne e rivendere l’avorio soprattutto nei mercati di alcuni Paesi orientali. A rivelare le cifre è un’analisi pubblicata dall’organizzazione non governativa statunitense Wildlife Conservation Society (WCS). In un comunicato citato dall’agenzia di stampa AFP l’associazione sottolinea come il conteggio effettuato mostri «un calo drammatico, pari al 48%. Si tratta di un’evidenza del bracconaggio sfrenato in atto nel Paese, che ha portato il numero di elefanti dai 20 mila iniziali a soli 10.300 nel breve volgere di cinque anni».
Il lavoro del WCS è stato effettuato per conto del governo del Paese africano, ed è stato realizzato grazie a rilevamenti aerei effettuati su un campione pari al 10% del territorio mozambicano. Le cifre indicano anche che la quasi totalità (il 95%) degli elefanti è stata abbattuta nelle regioni settentrionali dello Stato, non lontano dalla frontiera con la Tanzania. In questa area, infatti, la popolazione è scesa da 15.400 a 6.100 individui.
Secondo altre stime, sull’intero continente africano ogni anno vengono uccisi illegalmente circa 30 mila esemplari. E ormai, secondo un rapporto dell’associazione Elephants Without Borders, restano in vita solamente 470 mila elefanti.