Cop21, il governo francese: «Incontreremo difficoltà estreme»
La dichiarazione è stata rilasciata dal ministro degli Esteri Laurent Fabius, nel corso di una conferenza stampa.
«Vedo un contesto positivo, ma delle difficoltà estreme ». Con queste parole il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius , ha risposto alle domande dei giornalisti, nel corso di una conferenza stampa, che gli hanno chiesto quali fossero le sue previsioni per la conferenza mondiale sul clima (Cop21 ) che si terrà a dicembre a Parigi. Il responsabile diplomatico del governo transalpino ha spiegato tuttavia che «un eventuale successo segnerà la fine di un’era e l’inizio di un’altra».
L’obiettivo dei 195 Paesi che si riuniranno nelle prime due settimane di dicembre a Le Bourget, non lontano dalla capitale francese, è quello di trovare un accordo globale che sia in grado di limitare ad un massimo di 2 gradi centigradi la crescita della temperatura media dell’atmosfera terrestre. Ben sapendo che l’ultimo tentativo di trovare un’intesa, nel 2009 a Copenaghen, si è risolto in un fallimento. Secondo Fabius, tuttavia, questa volta a cambiare sarà la procedura: «In Danimarca il problema fu da un lato il fatto che alcune questioni non furono risolte prima dell’inizio della conferenza; dall’altro l’idea che i grandi leader potessero arrivare solamente negli ultimi giorni e risolvere le cose al posto dei congressisti. Un approccio che non funziona».
Restano tuttavia i forti dubbi sulla posizione americana, dal momento che un accordo troppo «ecologista» potrebbe incontrare la ferma opposizione della maggioranza parlamentare repubblicana al Congresso. Gli occhi, inoltre, sono puntati anche sulla Cina, che rappresenta, assieme agli Usa, il più grande responsabile di emissioni di gas ad effetto serra a livello mondiale.