El Niño minaccia la biodiversità delle Galapagos
Il fenomeno ha già colpito l'arcipelago nel '97 e nel '98, e rischia di colpire le specie animali presente nelle isole latino-americane.
Venti deboli e temperature in crescita: il fenomeno meteorologico noto col nome di El Niño è tornato in America Latina, alimentato – secondo le interpretazioni fornite dagli scienziati – dal riscaldamento climatico globale . E minaccia la biodiversità dell’arcipelago della Galapagos , nell’oceano Pacifico.
A spiegarlo è Eduardo Espinoza, direttore degli Studi marini presso il Parco nazionale delle Galapagos, che parlando all’agenzia AFP ha spiegato come il suo lavoro si sia concentrato sulla misurazione della lunghezza e del peso delle iguane marine presenti sull’isola di Santa Cruz. I rettili, infatti, «si alimentano unicamente di alghe, e quando sono piccoli non si immergono». Si nutrono perciò di ciò che trovano sulle spiagge: «Con El Niño, le alghe diminuiscono fortemente e registriamo numerosi casi di morti tra le iguane».
Il monitoraggio delle dimensioni e del peso degli animali sarà utile per collegare il loro stato di salute alle condizioni meteorologiche. El Niño, infatti, ha già colpito l’arcipelago nel 1997 e nel 1998, provocando una riduzione drammatica non soltanto di tali rettili ma anche di altre specie come i cormorani o i leoni marini. «Un luogo come le Galapagos non è in grado di proteggersi da solo», ha ammonito Espinoza, lanciando un appello ai governi di tutto il mondo che si riuniranno nel prossimo dicembre per la Conferenza mondiale sul clima Cop21 a Parigi.