Agricoltura in tre parole: biologico, biodinamico e convenzionale

Tre contadini a confronto: uno fa agricoltura biologica, uno biodinamica e il terzo convenzionale. Per comprendere meglio le differenze

Agricoltura biologica, biodinamica e convenzionale nei colori del cibo di una bandiera italiana © minoandriani iStockPhoto

Agricoltura, non basta una parola. Perché le agricolture sono tante, perché cambiano le filosofie e le pratiche consentite. Perché la distinzione di massima tra una cosiddetta “agricoltura convenzionale” e l’agricoltura biologica (per gli amici semplicemente “bio”) è alla portata di molti consumatori. Ma se parliamo di agricoltura biodinamica?

In attesa che aiuti a farlo anche una legge italiana sul biologico (è di pochi giorni fa l’ultimo appello ad approvarla), in questa chat i nostri tre contadini virtuali, Mario Bio, Dynamic Joe e Agro Normal, si mettono a confronto e ci aiutano a spiegare affinità e differenze chiave tra i loro metodi per lavorare la terra e produrre cibo. E ci mostrano tre vie (rispettivamente biologico, biodinamico e convenzionale) per interagire con la natura e incidere sull’ecosistema che ci circonda.

Aspetti importanti di un settore chiamato a garantire sicurezza alimentare all’umanità. Soprattutto se si pensa che nel 2050 saremo 10 miliardi di abitanti, il 60% dei quali vivrà in aree urbane, mentre il consumo di suolo (coltivabile e non) è in continuo aumento.

Mario Bio più antiossidanti per tutti

Buongiorno Joe, hai visto l’ultima puntata di «Report»? Tra i vari argomenti si parlava di alcune partite del grano di varietà khorasan a marchio Kamut® arrivate dal Canada nel 2017. Certificate come biologico oltreoceano, non rispettavano però i criteri per lo standard in Europa. Presentavano concentrazioni di erbicida glifosato che superavano la soglia massima consentita per definire bio un prodotto (0,01 milligrammi per chilogrammo, che equivale a un “zero tecnico”). E questo non è piaciuto alle aziende che trasformano la farina ricavata da quel grano…

Dynamic Joe biodinamico cosmico

Per fortuna molte delle spedizioni in arrivo dai Paesi terzi sono sottoposte ad analisi. E così, a seguito di controanalisi su quel grano importato, una grande impresa ha preferito togliere l’indicazione “biologico” dalle confezioni di pasta. Altri hanno addirittura abbandonato il marchio, nonostante uno svantaggio economico.

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Eh sì… Del resto i regolamenti sul biologico (CE n. 834/2007 e CE n. 889/2008) vanno rispettati alla lettera se vuoi essere credibile. E in Europa l’attenzione è alta: ogni Stato membro incarica autorità pubbliche e organismi di controllo privati di eseguire le ispezioni, sotto supervisione e in collaborazione con Bruxelles.

estratto dal regolamento europeo sull'agricoltura biologica (e biodinamica per estensione) e simbolo di certificazione conforme
Estratto dal regolamento europeo sull’agricoltura biologica (e biodinamica per estensione) e simbolo di certificazione conforme © Federbio

Ma visto che il dettato dei regolamenti definisce anche l’agricoltura biodinamica, vediamo se sai cosa prevedono… 🧐

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Inutile che tu faccia il saputello! 😝 L’agricoltura biodinamica, nei suoi principi, è nata prima del bio, con l’antroposofia di Rudolph Steiner, negli anni ’20 del ‘900. Comunque ti rispondo: l’agricoltore biologico/biodinamico non utilizza prodotti chimici di sintesi (fertilizzanti, diserbanti, insetticidi, anticrittogamici) per la concimazione dei terreni, per la lotta alle piante infestanti, ai parassiti animali e alle malattie delle piante; 🧬 né ogm (organismi geneticamente modificati).

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Giusto. Ma non è tutto…

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…e va bene… mancava il ricorso a pratiche tradizionali per selezionare specie locali resistenti alle malattie; la rotazione delle colture; la piantumazione di siepi ed alberi, ricreando un paesaggio ospitale per i predatori naturali dei parassiti; la coltivazione contemporanea di piante diverse (consociazione), l’una sgradita ai parassiti dell’altra; il sovescio

Agro Normal pesticidi? Yes, I can!

Scusate se mi intrometto… Ok che io pratico spesso agricoltura e allevamenti intensivi, e impiego i pesticidi di sintesi sui terreni e sulle piante, ma non mi verrete a dire che voi coltivate usando solo acqua piovana…? 🤨 O magari che le vostre zucchine sono migliori delle mie…?

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Caro Normal, benvenuto. Ti rispondo subito. E tralascio di approfondire in chat certi gravi problemi di contaminazione indesiderata e numerose controversie legali connesse ai pesticidi che spruzzi; la dipendenza dalle multinazionali produttrici che certi erbicidi associati a sementi ogm brevettate generano per il contadino; la prolungata valutazione dei rischi sanitari che impongono, e il fatto che in molti casi se ne può fare felicemente a meno. Senza dimenticare le emissioni di gas serra 🌎 e la deforestazione 🔥 🌳 🌴🔥 connesse alle grandi coltivazioni intensive…

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…guarda che però io – e tutti i miei colleghi che si comportano correttamente – non faccio nulla di illegale. Rispetto le regole e i limiti alle concentrazioni residue imposti dalla legge, che per il glifosato (il cui uso resta autorizzato) variano tra 0,1 e 50 mg/kg a seconda dei prodotti.

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…cioè tra 10 e 5000 volte in più che nel bio… ⚠️ In ogni caso, non metto in dubbio la tua onestà, ci mancherebbe. E, su quanto chiedevi… anche noi abbiamo delle armi contro i parassiti e le infestanti. In agricoltura biologica si usano fertilizzanti e sostanze naturali, di origine vegetale o minerale, per questi scopi.

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Vabbè, ma del verderame che mi dici? Certo è naturale, ma tossico secondo Efsa (l’autorità europea per la sicurezza alimentare), e perlopiù spruzzato come solfato e ossicloruro di rame…

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Il rame è un fungicida e serve su alcuni ortaggi, frutta e vite. Purtroppo è ancora tra i prodotti considerati insostituibili in agricoltura. Come altre sostanze, non è tossico di per sé ma secondo la quantità assunta. È usato nel convenzionale e ammesso anche nel bio, per entrambi con un quantitativo massimo concesso per ettaro (4 kg di rame metallo/ha l’anno). Molti agricoltori biologici cercano comunque di farne a meno, ed è in corso un progetto di ricerca finanziato dalla Ue per cercare preparati alternativi, migliori sotto il profilo ambientale e sanitario. Speriamo dia in fretta risposte…

Dynamic Joe biodinamico cosmico

…e aggiungo che per i biodinamici, che sono certificati prima come biologici e poi dal marchio Demeter, l’impiego del rame non è consentito sulle colture orticole, mentre è ammesso in frutticoltura e viticoltura in caso di necessità, comunque al massimo 3 Kg/ha/anno.

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Ma non è l’unica differenza tra agricoltura biologica e biodinamica. L’approccio filosofico-spirituale derivato da Steiner chiama in causa l’interazione di «scienze fisiche e chimiche, con le forze formatrici cosmiche». Il contadino biodinamico deve infatti seguire i ritmi lunari e un calendario delle semine preciso. Inoltre realizza e impiega (con metodi definiti in ogni dettaglio) dei preparati da alcuni considerati un po’… bizzarri.

Dynamic Joe biodinamico cosmico

Se ti riferisci al cornoletame (o 500) e al cornosilice (501), ad esempio, o al Fladen, si tratta di preparati a base di sostanze naturali che – conferma Federbio – «favoriscono e sviluppano il processo di umificazione del suolo e la biodiversità» (principio fondante, insieme a quello di precauzione, anche del biologico). L’agricoltura biodinamica è una visione olistica che include elementi fisici e spirituali 💫, e – talvolta – contempla posizioni di chiara ortodossia. Ma di certo non disperde pesticidi sul Pianeta.

Mario Bio più antiossidanti per tutti

Su quanto siano buone le zucchine bio, poi… 🥕🧅🍒

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Ecco sì, dimmi un po’…

Mario Bio più antiossidanti per tutti

A parte il gusto di consumare frutta, verdura, carne, vino e latticini prodotti con metodologie particolarmente attente all’ambiente, da allevamenti senza antibiotici, posso citarti un paio di studi interessanti, uno dell’università di Newcastle e un altro di matrice Ue. In sintesi, secondo i ricercatori, i prodotti da agricoltura biologica/biodinamica e derivati presentano una maggior quantità di antiossidanti (fenoli e polifenoli), una minor quantità di elementi potenzialmente dannosi (cadmio, nitrati e pesticidi) e potrebbero ridurre il rischio di antibiotico-resistenza. Direi che non è male…

Agro Normal pesticidi? Yes, I can!

😶

Dynamic Joe biodinamico cosmico

Non ti buttare giù, Normal. E chissà che un giorno lo standard bio non conquisti anche l’agroindustria, portandosi dietro un approccio globale più sostenibile anche in termini di equità e diritti

GRAFICO trend crescita superficie a biologico e operatori in Italia 1990-2019 - fonte MIPAAF 2020
GRAFICO trend crescita superficie a biologico e operatori in Italia 1990-2019 – fonte MIPAAF 2020
Mario Bio più antiossidanti per tutti

Passi avanti se ne fanno, del resto! Stando ai dati 2017 diffusi dalle principali organizzazioni internazionali del settore, «l’agricoltura biologica coinvolge nel mondo oltre 2,9 milioni di agricoltori in 181 Paesi, per una superficie agricola di 69,8 milioni di ettari. L’aumento è del 20% rispetto al 2016 e addirittura del 102,6% rispetto al 2008. Nei 27 Paesi dell’Unione europea e nel Regno Unito si registrano oltre 305mila produttori per 12,8 milioni di ettari coltivati, 🌾🐖con un incremento del 3,5% del numero di produttori e del 6,4% della superficie agricola biologica rispetto all’anno 2016».