Alaska, 35 mila trichechi in fuga dalla fusione dei ghiacci
Gli animali sono stati trovati da esperti di una missione di ricognizione della NOAA. Per il WWF si tratta di un segnale drammatico.
Il 27 settembre scorso, la National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti ha reso noto un comportamento drammatico da parte di 35 mila esemplari di trichechi . Essi si sono infatti visti costretti a rifugiarsi su una spiaggia nel nord-ovest dell’Alaska : una migrazione che è stata probabilmente dettata dal cambiamento climatico , ed in particolare dalla fusione dei ghiacc i.
Questi ultimi costituiscono infatti un elemento indispensabile per la sopravvivenza della specie. Il peso di questi animali non consente infatti loro di nuotare senza soluzione di continuità: la superficie ghiacciata è necessaria dunque per riposarsi, ma anche per cacciare e per far crescere i cuccioli.
La scoperta è stata fatta nel corso di una ricognizione annuale da parte di un gruppo di biologi della NOAA e del Bureau of Ocean Energy Management. Gli esperti hanno fatto notare che l’estensione della calotta, la scorsa estate, ha raggiunto il livello più basso dal 1979, ovvero da quando sono state avviate le misurazioni via satellite. E, ha ricordato il WWF all’agenzia AFP, altri grandi gruppi di trichechi sono stati visti spiaggiati sulle coste della Russia: «Si tratta – ha spiegato una responsabile dell’associazione ambientalista – di una prova chiara e drammatica del cambiamento climatico. Il messaggio che arriva da questi animali è lo stesso che ci hanno già mandato gli orsi polari. Ovvero che è ora di agire».