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Ambiente: l’Ue manca gli obiettivi

Secondo l'ultimo rapporto dell'Agenzia europea per l'Ambiente, numerosi target fissati dall'Ue non saranno raggiunti, a cominciare da quelli legati alla biodiversità e alla qualità dell'aria.

  L’Europa non ha centrato gli obiettivi ambientali che si era fissata, in particolare per quanto riguarda la biodiversità , la qualità dell’aria e l’inquinamento sonoro . E se vorrà riuscirci, dovrà modificare profondamente i suoi metodi di produzione e di consumo.  

A dichiararlo è l’Agenzia europea per l’Ambiente, che spiega come le politiche attuate finora dall’Unione europea abbiano avuto in ogni caso alcuni effetti positivi: l’aria che respiriamo è un po’ migliorata, il quantitativo totale di rifiuti inviati nelle discariche è diminuito, mentre le cifre legati al riciclo sono più alte rispetto a 5 anni fa. Ma numerosi target non sono stati raggiunti: in tema di biodiversità, una vasta percentuale di specie protette (60%) e tipi di habitat (77%) è ritenuta in uno stato di «conservazione non favorevole», e l’Europa non è a buon punto per raggiungere l’obiettivo generale di fermare la perdita di biodiversità entro il 2020.

«Il capitale naturale europeo – si legge nel rapporto pubblicato ieri dall’Agenzia – viene danneggiato dalle attività socioeconomiche come l’agricoltura, la pesca, i trasporti, l’industria, il turismo e l’espansione urbana. Le pressioni globali sull’ambiente peraltro sono cresciute a un ritmo senza precedenti dagli anni Novanta, causa non ultima la crescita economica e della popolazione, e il cambiamento dei modelli di consumo». Inoltre, «le proiezioni delle riduzioni di emissioni di gas a effetto serra sono attualmente insufficienti per avvicinare l’UE all’obiettivo di riduzione delle emissioni dell’80-95% entro il 2050». 

«Le previsioni dei rischi ambientali per la salute nei decenni a venire – aggiunge ancora il report – sono incerte, e destano preoccupazioni in alcuni settori. Le proiezioni del miglioramento della qualità dell’aria, ad esempio, non sono sufficienti per evitare che la salute e l’ambiente continuino a essere danneggiati, mentre si prevede che le conseguenze per la salute causate dai cambiamenti climatici peggioreranno».