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Antartico, la fusione ai ritmi più alti degli ultimi mille anni

Uno studio franco-britannico dimostra che anche un piccolo cambiamento nella temperatura globale può provocare una decisa accelerazione dello scioglimento.

  Uno studio franco-britannico conferma come nel corso della scorsa estate i ghiacci dell’Antartico si siano sciolti ad una velocità 10 volte superiore rispetto a quella media degli ultimi 1.000 anni. Cinque anni fa, un gruppo di scienziati ha realizzato infatti un carotaggio a 364 metri di profondità sotto l’isola James Ross, non lontano dalla punta settentrionale della calotta antartica. Il risultato delle analisi ha dimostrato che nel corso della storia si sono succeduti periodi di fusione e di glaciazione. 

In particolare, l’attenzione degli esperti si è concentrata su un periodo risalente a 600 anni fa: all’epoca, si registrò un periodo più freddo di 1, 6°C rispetto alla media della fine del secolo scorso. E il livello di scioglimento era 10 volte meno marcato. 

Secondo quanto riportato dal quotidiano Enerzine, si tratta della prima volta che viene dimostrata una correlazione diretta tra lo scioglimento dei ghiacci nell’Antartico e l’aumento della temperatura globale registrato nel ventesimo secolo. «Ciò conferma – hanno spiegato gli scienziati – che anche un riscaldamento leggero può causare una forte accelerazione della fusione della calotta». 

Va ricordato, tuttavia, come gli esperti non siano del tutto concordi sul tema. Un recente studio del Royal Netherlands Meteorological Institute, ad esempio, mette in discussione la teoria, spiegando come negli ultimi 30 anni i ghiacci artici e antartici abbiano avuto destini diversi. Il primo, è diminuito di oltre il 15%, mentre sorprendentemente quello dell’Antartico sarebbe cresciuto di oltre il 5%.