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Azionariato critico: stop Enel al carbone colombiano

“…durante l’assemblea annuale degli azionisti, l’amministratore delegato dell’Enel Francesco Starace ha comunicato che l’utility energetica italiana non importerà più il carbone ...

Minatore in pausa dal turno in miniera. CC0 Public Domain da Pixabay.com

“…durante l’assemblea annuale degli azionisti, l’amministratore delegato dell’Enel Francesco Starace ha comunicato che l’utility energetica italiana non importerà più il carbone dalla Colombia“: soddisfazione piena dell’associazione Re:Common che scriveva queste parole sul suo sito web lo scorso 4 maggio.

Carbone. CC0 Public Domain da Pixabay.com

Ma soddisfazione di tutti i protagonisti dell’attività di azionariato critico (a partire dalla Fondazione Finanza Etica e dal nostro Mauro Meggiolaro), che hanno portato a casa, giocando da squadra, molte vittorie importanti recentemente contro colossi multinazionali del calibro di Eni ed Enel (leggete qui per farvene un’idea).

Quanto al carbone colombiano cui Enel – partecipata pubblica al 30% -, dopo aver promesso di svolgere una propria indagine ad hoc, ha finalmente deciso di rinunciare, si tratta di forniture provenienti dalla regione carbonifera del Cesar, che in Italia alimentano le grandi centrali dell’Enel di Civitavecchia e Brindisi. Un percorso pesantemente macchiato, stando a inchieste svolte da varie organizzioni, da “gravi violazioni dei diritti umani e da orrendi crimini perpetrati dalle unità paramilitari”, in un Paese dove la filiera estrattiva da anni evidenzia rischi reputazionali per le compagnie che vi si approvvigionano.

Francesco Starace, amministratore delegato di Enel (fonte www.enel.com)

In particolare Starace, senza ammettere i riscontri riguardo le contestazioni sui diritti umani, ha ricordato che “è stata interrotta la fornitura di carbone dal distretto di Cesar e non c’è alcun contratto in essere”, e che la compagnia in una quindicina d’anni non avrà più centrali a carbone.

La Colombia, Paese economicamente in crescita che ha appena raggiunto un accordo per la fine di una guerra civile iniziata nel 1964, resta infatti il più grande produttore di carbone dell’America Latina, quinto esportatore al mondo, con riserve per i prossimi 200 anni.

 

QUI TROVATE INTERVENTO INTEGRALE DELLA FONDAZIONE FINANZA ETICA ALL’ASSEMBLEA ENEL