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Berlino presenta un piano di riduzione della CO2: il nodo resta il carbone

Si prospetta un duello tra il ministero dell'Ambiente e quello dell'Economia: il primo ha presentato un programma che sarà discusso il prossimo 3 dicembre dal Consiglio ...

  Il ministro dell’Ambiente della Germania ha presentato questa mattina un piano di azione che dovrebbe permettere al suo Paese di centrare gli obiettivi fissati in termini di riduzione delle emissioni di CO2 . Ma è polemica per quanto riguarda l’apporto dei sistemi di produzione elettrica, ed in particolare per quanto riguarda quelli a carbone .  

Se la Germania, infatti, dovesse continuare al ritmo attuale – riferisce l’agenzia AFP – mancherà di sei o sette punti percentuali la riduzione programmata dei gas ad effetto serra, pari al 40%, nel 2020, rispetto ai livelli del 1990. Occorrono, ha spiegato il ministro Barbara Hendricks, tagli ulteriori pari a 70 milioni di tonnellate all’anno di biossido di carbonio. Per farlo, però, occorrerà rivedere ulteriormente la contribuzione delle centrali elettriche, ed in particolare quelle a carbone, che rappresentano il 46% del totale. 

Il piano ministeriale sarà esaminato dal Consiglio dei ministri di Berlino il prossimo 3 dicembre. Hendricks dovrà in quella sede convincere il suo collega Sigmar Gabriel, responsabile dell’Economia, che ritiene impossibile uscire al contempo dal nucleare e dal carbone (la Germania chiuderà i suoi reattori entro il 2022). Ma il ministro dell’Ambiente appare fiducioso sulla possibilità che il suo programma, tra spinta sulle rinnovabili e risparmio energetico (soprattutto nel settore immobiliare), possa riuscire a convincere tutti.