Bhopal, le vittime della catastrofe in sciopero della fame
Un gruppo di vittime del disastro del 1984 chiede al governo una revisione dei risarcimenti, molti dei quali sono stati tardivi e irrisori.
Un gruppo di vittime della catastrofe della fabbrica Union Carbide, a Bhopal , in India, dalla quale nel 1984 fuoriuscì una nube di gas estremamente tossico, hanno iniziato uno sciopero della fame . A quasi trent’anni dalla tragedia, che a partire dalla notte tra il 2 ed il 3 dicembre provocò tra le 8 e le 10 mila vittime nei soli primi tre giorni, i manifestanti domandano una revisione dei risarcimenti .
Un centinaio di donne con bambini – riferisce l’agenzia AFP – hanno sfilato a Nuova Delhi con in mano cartelli che recitavano: «Giustizia per Bhopal». E, hanno dichiarato gli organizzatori della protesta, rimarranno in strada finché non otterranno una risposta da parte del primo ministro indiano Narendra Modi. «Siamo venuti qui nella speranza che il governo attuale corregga gli errori degli esecutivi che lo hanno preceduto, e assicuri che le vittime del gas letale ottengano indennizzi migliori», ha spiegato Satinath Sarangi, uno dei leader del movimento, parlando alla folla.
«Mi ricordo di quella notte. La gente che fuggiva dalle proprie case, i bambini morti nelle strade. Io che coprivo il mio viso e quello dei miei figli scappando», racconta Premlata Chaudhary, 67 anni, che ancora oggi soffre di problemi respiratori e allo stomaco. E che ha ottenuto, 15 anni dopo l’incidente, un risarcimento di 25 mila rupie. Poco più di 400 dollari.