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Cina, il 95% delle città non rispetta le norme ambientali

Secondo il ministero dell'Ambiente di Pechino le norme anti-inquinamento sono state applicate soltanto in una minima parte dei centri urbani del Paese.

  Quasi tutte le città cinesi (ben il 95%) non rispettano le misure introdotte lo scorso anno dal governo per limitare l’inquinamento . A rivelarlo è lo stesso ministero per la Protezione ambientale di Pechino, proprio mentre l’esecutivo presenta un piano per rimediare alle conseguenze ecologiche legate alla rapida industrializzazione del Paese.  

Su 74 centri urbani analizzati dal governo cinese, smog, inquinamento dell’acqua e contaminanti industriali continuano a mettere in pericolo la salute dei cittadini. Il ministro Wu Xiaoqing ha dichiarato senza mezzi termini che soltanto cambiamento il proprio modello di sviluppo la Cina potrà risolvere il problema. In un discorso davanti al parlamento, sabato gli ha fatto eco il primo ministro Li Keqiang, secondo il quale occorre «dichiarare guerra all’inquinamento così come fu dichiarata guerra alla povertà».

Wu insiste in particolare sulla necessità di applicare le regole in vigore, in particolare per un gruppo di aree che rappresenta soltanto l’8% della superficie del Paese, ma nel quale si concentra il 55% della produzione siderurgica, il 40% di quella di cemento e il 52% di quella di benzina e gasolio