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Clima, a rischio la metà delle piante e un terzo degli animali

Secondo uno studio dell’università inglese di East Anglia alcune piante, rettili e anfibi sono le specie più a rischio a causa del riscaldamento globale.

  Più della metà delle specie vegetali conosciute, e un terzo di quelle animali, si troveranno in difficoltà entro il 2080 a causa del cambiamento climatico. Ad affermarlo è uno studio dell’università inglese di East Anglia, secondo il quale le emissioni di gas ad effetto serra porteranno il pianeta a vedere la propria temperatura media più alta, alla fine del secolo, di circa 4 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali. 

L’analisi ha riguardato quasi 49 mila specie: di queste – secondo le conclusioni pubblicate sulla rivista Nature Climate Change – le più a rischio sono alcuni tipi di piante, anfibi e rettili, penalizzati dal ritmo di adattamento ai cambiamenti più lento rispetto alla media. Mentre le zone maggiormente colpite dal riscaldamento dell’atmosfera saranno l’Africa sub-sahariana, l’America centrale, l’Amazzonia e l’Australia

Ma gli autori dello studio sottolineano che probabilmente i risultati sono perfino sottostimati, dal momento che si basano sul mero aumento delle temperature, non tenendo conto degli eventi estremi e delle possibili catastrofi naturali che si produrranno a causa del climate change.