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Corea, Shell vara un mostro galleggiante da 600 mila tonnellate

Si tratta della più grande piattaforma marina al mondo, di dimensioni superiori a quelle dell'Empire State Building, ed opererà in Australia.

 

Nel momento in cui la grande maggioranza degli ecologisti spiega come sia necessario, per il futuro, puntare sulle smart grid, su sistemi di produzione dell’energia decentrati , locali e a basso impatto ambientale, i colossi del settore continuano invece a credere nelle “grandi opere”. L’ultimo caso è quello della compagnia petrolifera olandese Royal Dutch Shell, che alla fine di novembre ha varato la più grande piattaforma galleggiante al mondo : un “mostro” di acciaio più grande dell’Empire State Building .  

Ad annunciare l’evento è stata, questa mattina, la società coreana che ha costruito (sulla base di un progetto francese) il gigantesco parallelepipedo marino, la Samsung Heavy Industries. Luogo del varo, il cantiere navale di Geoje, nel Sud del Paese asiatico, che ha visto adagiarsi sull’acqua un colosso da 600 mila tonnellate di peso, 468 metri di lunghezza, per 74 di larghezza e 110 di altezza. 

La piattaforma – che è in grado di spostare un volume di acqua pari alle sei più grandi portaerei in attività nel mondo ed è in grado di resistere ad un ciclone di categoria 5 – sarà utilizzata dalla Shell per lo sfruttamento di una riserva di gas a Nord di Broome, in Australia. Produrrà 3, 6 milioni di tonnellate di gas liquefatto all’anno (con una capacità di stoccaggio pari al volume di 175 piscine olimpiche). Secondo quanto spiegato dalla stessa compagnia, la piattaforma dovrebbe restare in attività per 25 anni.