Cosa è il debito ecologico e come possiamo “rimborsarlo”
Il debito ecologico può essere interpretato in diversi modi. Ciò che è indiscutibile è che, per colmarlo, va cambiato modello di sviluppo
Quando si parla di debito si pensa inevitabilmente a quello monetario. Che sia quello pubblico, detenuto dallo Stato e dalle sue amministrazioni. O quello privato, a carico di aziende o di privati cittadini. O ancora quello estero che numerose nazioni povere devono ad altre più agiate. Ma esiste un altro debito, che riguarda tutti noi senza che alcuna somma di denaro sia in gioco. Si tratta del debito ecologico. Che il mondo intero, ma in particolare quello ricco, ha accumulato nei confronti della Terra e di chi la abita.
Debito ecologico, globalizzazione, colonialismo e risorse naturali
Si tratta di un concetto complesso, che comprende una serie di sfaccettature. Si parla infatti di debito ecologico facendo riferimento alle generazioni future, per i danni ambientali che le attività umane lasceranno in eredità. Ma anche, più semplicemente, nei confronti del Pianeta. Nella misura in cui, ogni anno, si estraggono e sfruttano più risorse di quanto la Terra stessa sia in grado di rigenerare. Una situazione posta ogni anno in luce in occasione dell’Earth Overshoot Day. La giornata nella quale si “celebra” il superamento di tale limite.
In terzo luogo, il debito ecologico è associato anche all’idea secondo la quale lo sviluppo dei Paesi del Nord del mondo è stato garantito sfruttando risorse naturali e umane prelevate dalle nazioni del Sud. Un concetto che, a partire da organizzazioni non governative sudamericane, è stato contrapposto al debito estero. Ovvero: sì, le nazioni povere debbono del denaro a quelle ricche. Ma se si considera il debito ecologico, i due pesi potrebbero bilanciarsi.
Un sistema economico energivoro e insostenibile
Nel corso dei secoli, infatti, sono state sterminate popolazioni, colonizzate nazioni, espropriate terre. L’espansione quasi inarrestabile del capitalismo su scala planetaria, poi, ha comportato sconvolgimenti profondi di innumerevoli ecosistemi, proprio fondando lo sviluppo su uno sfruttamento intensivo e incontrollato delle risorse naturali. A partire dalle rivoluzioni industriali, poi, ciò si è tradotto anche nella combustione massiccia di fonti di energia fossili: carbone, petrolio e gas.
Caratteristica fondamentale del debito ecologico è che, da qualunque punto di vista lo si osservi, esso non fa altro che aumentare, di anno in anno. A causa dello stile di vita dei Paesi ricchi, estremamente energivoro e delle esternalità dei mezzi di produzione, legate soprattutto allo sfruttamento di materie prime indispensabili per il funzionamento delle economie.
Cosa si può fare per colmare il debito con la Terra e le future generazioni
È del tutto evidente, dunque, per per colmare il debito con le generazioni future e con la Terra occorre cambiare paradigma. Un approccio ecologico non può infatti che farci prendere coscienza dell’incapacità del nostro sistema economico di perdurare nel tempo. Per lo meno nelle forme conosciuto fino ad oggi.