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Ecuador, parziale vittoria all’Aia per Chevron

La Corte internazionale ha dato ragione alla compagnia, nell'ambito della vicenda che la vede contrapposta a circa 30 mila contadini dell'Ecuador. In base ad un accordo ...

  Il colosso petrolifero americano Chevron ha annunciato ieri di aver ottenuto un’importante vittoria legale nell’ambito della vicenda giudiziaria che lo vede opposto ad un gruppo di contadini in Ecuador

La compagnia, infatti, dopo essere stata condannata a pagare una maxi-multa da 19 miliardi di dollari, comminata per i danni ambientali provocati nel corso di decenni dalla Texaco (acquisita da Chevron nel 2001), aveva presentato un ricorso alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia. Quest’ultima ha concluso che Chevron non poteva essere perseguita in azioni collettive (class action), in ragione di un accordo che fu siglato dalla Texaco e dal governo ecuadoriano nel 1995. Sulla base di tale intesa, il gruppo petrolifero si impegnava a ripulire le aree inquinate nella regione del Lago Agrio, ma in cambio, appunto, otteneva un’immunità rispetto alle class action.

La vicenda risale al periodo tra il 1964 ed il 1990, nel corso del quale, secondo i giudici, la Texaco, inquinò vaste aree di foresta amazzonica esplorando il territorio alla ricerca di petrolio. Per questo ben 30 mila persone tra abitanti e piccoli agricoltori avevano sporto denuncia, accusando il gruppo, in particolare, di aver scaricato rifiuti in fossati a cielo aperto.

La vicenda giudiziaria, in ogni caso, non è finita: occorreranno altri passaggi in tribunale. Nell’ottobre dello scorso anno, ad esempio, un giudice ecuadoriano aveva ordinato il congelamento degli asset di proprietà di Chevron presenti nel Paese, dopo che la compagnia si era rifiutata di pagare la multa da 19 miliardi di dollari.