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Effetto serra, il Giappone ridurrà (un po’) le sue emissioni

Il Paese asiatico ha annunciato una riduzione del 26% dei gas ad effetto serra, entro il 2030, rispetto ai livelli del 2013: una decisione fortemente criticata dagli ecologisti.

  Il governo giapponese ha approvato questa mattina un piano di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra . Il calo dovrà essere, nelle intenzioni dell’esecutivo di Tokyo, nell’ordine del 26% , da raggiungere entro il 2030, rispetto al livello registrato nel corso del 2013.  

La decisione verrà presentata ufficialmente alla fine della settimana da parte del primo ministro Shinzo Abe, nel corso del summit del G7 che si terrà in Germania: «Si tratta di un obiettivo ambizioso che riflette la volontà del governo di fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per ridurre i consumi di energia ed incrementare lo sfruttamento delle fonti rinnovabili», ha spiegato il premier, secondo quanto riferito dall’agenzia AFP. Abe ha anche promesso di voler «ricoprire un ruolo di primo piano per la definizione di un programma quadro equo ed efficace» nell’ambito della conferenza mondiale sul clima COP21 che si terrà a Parigi a dicembre». 

 

Lo stesso primo ministro di Tokyo, tuttavia, è da tempo nel mirino degli ambientalisti, che ne hanno criticato fortemente la scelta di riaprire le centrali nucleari del Paese, dopo la catastrofe di Fukushima dell’11 marzo 2011. E rispetto all’obiettivo del 26%, le associazioni ecologiste hanno sottolineato il fatto che esso corrisponde ad una diminuzione pari a solamente il 17% rispetto al livello del 1990.