El Salvador fa i conti con il crollo del bitcoin. Rischio default?

Dopo la perdita di oltre il 50% del valore del bitcoin El Salvador, che ha adottato la criptovaluta come moneta corrente, rischia grosso

El Salvador rischia di patire le conseguenze del crollo del bitcoin © NatanaelGinting/iStockPhoto

Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha presentato nei giorni scorsi le prime immagini di quella che sarà la Bitcoin City. Con tanto di modellini presentati su Twitter. Un centro costruito nei pressi del vulcano Conchagua, sul golfo di Fonseca, nella porzione sud-orientale della nazione centro-americana. Il progetto, annunciato nel novembre del 2021, punta a creare una sorta di smart-city interamente a misura di mining e alla gestione delle transazioni in bitcoin

I “vulcano bond” in bitcoin per la nuova città del mining

Come noto, infatti, Bukele ha reso El Salvador la prima nazione al mondo ad adottare la criptovaluta come moneta corrente. Seguita di recente dalla Repubblica Centrafricana. E punta a finanziare la costruzione della “new town”proprio attraverso l’emissione di titoli obbligazionari in bitcoin, anziché in una tradizionale valuta a corso legale. 

Il presidente di El Salvador Nayib Bukele
Il presidente di El Salvador Nayib Bukele © Carlos Moronta/Presidencia República Dominicana/Flickr

Il giovane presidente salvadoregno ha deciso di chiamarli “vulcano bond” e la prima emissione avrebbe dovuto essere conclusa nello scorso mese di marzo. Si è deciso invece per un rinvio a settembre. Il tutto per un progetto basato su (parole sue) «zero tasse sui ricavi, zero tasse sulla proprietà, zero tasse comunali». La sola imposta esistente a Bitcoin City sarà l’Iva

Il bitcoin ha perso più del 50% del proprio valore in pochi mesi 

Il problema è che, come ampiamente (e facilmente) immaginato, l’aver legato l’economia di El Salvador a filo doppio ad una criptovaluta dall’andamento estremamente volatile, pone seri interrogativi sulla tenuta non solo del gigantesco piano immobiliare. Ma sulla capacità dello Stato di evitare un default.

Martedì 10 maggio Bukele ha annunciato l’acquisto di 500 bitcoin. La notizia arriva dopo che la valuta digitale ha perso più del 50% del proprio valore rispetto al picco registrato nell’autunno del 2021. E per la prima volta da quasi un anno è sceso al di sotto dei 31mila dollari. Così, El Salvador ha potuto acquistare i 500 bitcoin ad un prezzo medio di 30.744 dollari

Il problema per la nazione centro-americana è che finora gli acquisti complessivi da parte dello Stato ammontano a 2.301 bitcoin. Il cui valore complessivo è oggi di circa 74 milioni di dollari, ben al di sotto dei 103 che sono stati pagati dal Tesoro salvadoregno. 

Secondo Fitch El Salvador rischia il default

Ma non è tutto: la fiducia dei mercati vacilla. E i bond sovrani vengono scambiati sul mercato secondario al 40% del valore originario. Gli investitori, infatti, nutrono ormai dubbi sulla capacità del Paese caraibico di onorare la scadenza di pagamento del debito prevista nel prossimo mese di gennaio. 

Il presidente della banca centrale ha affermato che il rischio di un default da parte di El Salvador «è nullo». A febbraio, tuttavia, l’agenzia di rating Fitch ha abbassato il giudizio a CCC. Mentre la popolazione solo in piccola parte ha adottato il bitcoin, infine, il Fondo monetario internazionale ha insistito sulla necessità di fare dietrofront e non considerarlo più valuta legale. Cosa accadrà se Bukele dovesse insistere e il valore del bitcoin dovesse scendere ulteriormente?