L’esempio non del tutto giusto ma nemmeno così sbagliato del Forest Green

L'esempio del Forest Green indica la via. Anche perché non ci saranno campionati di calcio su un Pianeta morto

© quisnovus/Flickr

Quando alla fine degli anni Settanta il mondo attraversa la sua prima grande crisi energetica, il Forest Green Rovers, squadra di calcio di Nailsworth, paesino di poche migliaia di abitanti vicino a Bristol, gioca nella Hellenic Football League, il campionato regionale del sud-ovest inglese, nono livello della piramide calcistica. Negli stessi anni il quindicenne Dale Vance lascia la scuola e comincia a viaggiare per il mondo affascinato dalle teorie new age.

A metà degli anni Novanta, quando il progresso tecnologico informatico dà nuovi impulsi alla ricerca per i motori elettrici per le auto, il Forest Green Rovers è promosso nella Conference League, primo campionato nazionale e sesto livello della piramide. In quegli anni Dale Vance fonda la Renewable Energy Company e lancia la sua prima turbina eolica.

In questi giorni, quando l’ennesima crisi energetica racconta che non si tratta di semplici crisi cicliche del capitale ma di un drammatico precipitare nel disastro globale ambientale e climatico, il Forest Green Rovers è promosso in League One, terzo livello della piramide, a un passo dal grande calcio, e affronta le trasferte a bordo di un bus elettrico da 48 posti, costruito dalla compagnia cinese Yutong, capace di percorrere quasi 300 km con due ore di ricarica. Nel frattempo infatti Dale Vance, sostenitore del Labour e del Green Party, ha fondato Ecotricity, compagnia di energie rinnovabili valutata circa 2 miliardi di sterline, e nel 2010 si è comprato il Forest Green Rovers, che è diventato il più famoso club ecofriendly del calcio.

Dieta vegana obbligatoria per calciatori, staff e anche per il pubblico allo stadio, magliette riciclate da fondi di caffè e bottiglie di plastica, bus elettrico, appunto, mentre il Manchester United prende l’aereo per andare in trasferta a Leicester, un centinaio di km di distanza, campo in erba curata solo con prodotti biologici e tagliata da una macchina alimentata da pannelli solari. Anche lo stadio The New Lam è alimentato per il 10% della sua necessità da pannelli solari. Ma non basta, e così pochi giorni fa Vance e il Forest Green hanno finalmente ottenuto il via libera dal Comune per la costruzione del nuovo stadio Eco Park, disegnato da Zaha Hadid, interamente in legno e autosufficiente dal punto di vista energetico.

Questa storia, che presenta anche molti aspetti pubblicitari e di marketing, a sfiorare il greenwashing, viziata dal fatto che la svolta verde proviene da una decisione dall’alto e non da un movimento dal basso, sembra però paradigmatica. Visto che in tutta Europa e anche in Italia si parla molto della costruzione di nuovi impianti calcistici, e dato lo stato globale del clima e dell’ambiente, non è difficile pensare che il giorno della prossima imminente crisi energetica o tutte le squadre di calcio avranno seguito l’esempio del Forest Green o più probabilmente, quel giorno, non ci saranno nemmeno più i campionati di calcio.