In un video l’impatto dell’essere umano sulla scomparsa delle foreste primarie

Da quando abbiamo messo piede sulla Terra, il nostro impatto sulle foreste primarie è stato devastante. Lo mostra un video della Ong Globaïa

Le foreste primarie, preservate da qualsiasi intervento umano, sono tra le più antiche e ricche del mondo e sono preziosi regolatori climatici ©ValentinAyupov/iStockPhoto

L’organizzazione non governativa Globaïa ha realizzato un video che mostra la scomparsa delle foreste primarie dovuta alle attività umane, a partire dal Neolitico. Dura appena 16 secondi ma è impressionante la quantità di verde che si vede sparire.

Le foreste primarie, preservate da qualsiasi intervento umano, sono tra le più antiche e ricche del mondo e sono preziosi regolatori climatici. Espansione dell’agricoltura e dell’allevamento, sfruttamento per legname e combustibile, crescita delle aree popolate e dell’urbanizzazione: da quando l’essere umano ha cominciato a muoversi su questo Pianeta le ha progressivamente fatte sparire.

Secondo l’Ufficio forestale nazionale francese (Onf), oggi rappresentano appena il 23% della copertura forestale mondiale. Solo nel 2023 sono scomparsi l’equivalente di 10 campi di calcio al minuto: 3,7 milioni di ettari. Il costo climatico è elevatissimo: 2,4 gigatonnellate di CO2. La metà di quanta ne producono, in un anno, gli Stati Uniti.

In Europa resta una sola foresta primaria: è quella di Białowieża, in Polonia. Pur essendo Patrimonio dell’umanità Unesco, i suoi 142mila ettari non sono al sicuro. Visto che il governo ha deciso di costruirvi un muro di cemento e acciaio per arrestare le migrazioni dalla Bielorussia.

Il declino delle foreste primarie può essere fermato

Il declino non è inesorabile, anzi cominciamo a registrare una serie di progressi. A novembre 2021, alla Cop26, 145 leader mondiali hanno assunto l’impegno di fermare la deforestazione entro il 2030. Il Brasile, uno dei Paesi più colpiti dalla perdita delle foreste primarie, sotto la presidenza Lula ha visto rallentare il tasso di deforestazione, tornato ai livelli più bassi dal 2015.

L’Associazione Francis Hallé per la foresta primaria ha convinto i Paesi dell’Europa occidentale a ripristinare una foresta primaria transfrontaliera sul proprio territorio nazionale. L’area sarebbe grande sette volte la superficie di Parigi: 70mila ettari distribuiti tra Francia, Belgio, Germania, Svizzera e Lussemburgo.