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Francia, domani si decide sulla costituzionalità dello stop allo shale gas

Il Consiglio costituzionale si pronuncerà domani sul ricorso di una compagnia americana, che vorrebbe eliminare il divieto imposto alla tecnica della fratturazione idraulica.

  Il Consiglio costituzionale francese, al quale ha fatto ricorso una compagnia texana, si pronuncerà domani sulla legalità del divieto imposto dal governo di Parigi alla fratturazione idraulica. La norma, approvata nel 2011, impone infatti lo stop a tale tipo di tecnica, utilizzata per cercare gas nel sottosuolo, finita nel mirino delle critiche degli ambientalisti (e non solo) a causa dei danni che può provocare all’ecosistema circostante e alla salute pubblica.

L’esecutivo transalpino, tuttavia, ha dichiarato di voler tirare in ogni caso dritto per la sua strada: anche qualora la legge fosse censurata (ovvero dichiarata incostituzionale), ne verrebbe subito dopo presentata una nuova, al fine di mantenere il divieto. 

All’origine della richiesta di un pronunciamento del Consiglio costituzionale c’è la società americana Schuepbach, secondo la quale l’annullamento dei permessi che un tempo le erano stati concessi per l’esplorazione sul territorio francese costituisce un’applicazione troppo rigorosa del principio di precauzione. Secondo l’avvocato dell’azienda, non esistono studi che dimostrino la pericolosità della fratturazione idraulica.