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Francia, nucleare: il governo allunga la vita alle centrali?

Secondo quanto riportato ieri dal Journal du Dimanche, il governo starebbe pensando ad un prolungamento della vita dei reattori da 40 a 50 anni. I Verdi, che ...

  In Francia si comincia da qualche settimana a vociferare su un possibile aumento della durata di vita delle centrali nucleari: un ritardo della chiusura dei reattori più vecchi, che potrebbe essere di 10 anni. Si tratta di “rumors” che hanno già suscitato aspre polemiche oltralpe, anche all’interno della coalizione di governo. 

Secondo quanto riportato ieri dal Journal du Dimanche, l’esecutivo potrebbe infatti annunciare prossimamente la decisione di aumentare la “vita” del nucleare transalpino, da 40 a 50 anni. In questo modo una serie di reattori che altrimenti sarebbero destinati alla chiusura potrebbero restare in attività.

Il gruppo Europe écologie-les Verts – i Verdi francesi, che fanno parte della coalizione che sostiene il governo di Jean-Marc Ayrault – si è affrettato a sottolineare la propria decisa contrarietà, parlando di provocazione politica, menzogna economica e aberrazione energetica. 

I parlamentari ambientalisti ricordano in particolare l’impegno assunto da François Hollande, che aveva promesso di far scendere il valore della produzione nucleare al di sotto del 50% del totale entro il 2025. Aggiungono poi che la scelta contraddirebbe le dichiarazioni dell’Autorità per la sicurezza nucleare, che indicava proprio in 40 anni il limite massimo di vita dei reattori. E concludono sottolineando la necessità di puntare, al contrario, verso una vera transizione ecologica.

«Capiamo che la lobby nucleare possa non accettare questa idea – hanno specificato i parlamentari verdi – ma non possiamo tollerare che essa prenda in ostaggio la società francese e che continui a pesare così fortemente sull’economia nazionale».