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Gas ad effetto serra, il Canada mancherà gli obiettivi di riduzione

Ad annunciarlo è stato ieri il commissario federale all’Ambiente, Julie Gelfand, ovvero un alto funzionario indipendente del parlamento.

  Il Canada non riuscirà a centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra che si era posto per il 2020. Ad annunciarlo è stato ieri il commissario federale all’Ambiente, Julie Gelfand , ovvero un alto funzionario indipendente incaricato dal parlamento, che ha rincarato la dose, spiegando in un rapporto che il governo di Ottawa non dispone di «alcun piano globale» per fronteggiare il problema delle emissioni nocive per l’ambiente .  

Benché uscito dal protocollo di Kyoto nel 2011, il governo conservatore (e clima-scettico) guidato da Stephen Harper aveva indicato di voler raggiungere un calo del 17% nella dispersione di gas ad effetto serra, nel 2020, rispetto al valore registrato nel 2005. Ma per farlo sarebbe stata necessaria, soprattutto, una nuova regolamentazione per le compagnie petrolifere, responsabili della maggior parte dell’inquinamento nel Paese nord-americano. Normativa che, ha aggiunto Gelfand, non è mai stata adottata.

Proprio il comparto petrolifero, infatti, secondo lo stesso ministero federale per l’Ambiente, raggiungerà un livello di emissioni pari a 200 milioni di tonnellate tra sei anni. Il che equivale a 27 milioni in più rispetto a quelle disperse nell’atmosfera nel 2012: un netto aumento dunque, anziché la riduzione sperata.