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GDF Suez, «bond “verdi” per finanziare progetti controversi»

Secondo l'Observatoire des multinationales francese, la maxi-emissione di obbligazioni presentate come "green" servirebbe per finanziare progetti rischiosi per l'ambiente nella foresta amazzonica.

  Qualche settimana fa, il colosso francese dell’energia GDF Suez ha realizzato la più grande emissione di bond «verdi» della storia, per un totale di 2, 5 miliardi di euro . Queste obbligazioni sono state presentate come strumenti finalizzati al finanziamento di progetti rispettosi dell’ambiente . Ma, secondo il sito dell’Osservatorio transalpino sulle multinazionali, in realtà i capitali potrebbero essere utilizzati per mega-progetti idroelettrici nella foresta amazzonica. Compresa la controversa diga di Jirau , in Brasile .  

Secondo quanto riportato dal sito, GDF Suez ha dichiarato che i progetti finanziati con i green bonds sarebbero stati selezionati secondo una serie di criteri: protezione dell’ambiente, contributo allo sviluppo locale, benessere delle comunità. Tutte caratteristiche che difficilmente possono essere attribuite alla diga di Jirau, che ha già comportato «gravi ripercussioni sugli ecosistemi acquatici, i lavoratori e le popolazioni locali». Queste ultime, inoltre, sarebbero state «consultate in modo insufficiente». 

«La diga – aggiunge il sito – potrebbe essere la prima di una serie di cattivi progetti finanziati grazie ai bond “verdi”, dal momento che la multinazionale francese ha in cantiere altri programmi idroelettrici potenzialmente distruttori per la foresta amazzonica, non solo in Brasile ma anche in Perù».