Questo articolo è stato pubblicato oltre 9 anni fa e potrebbe contenere dati o informazioni relative a fonti/reference dell'epoca, che nel corso degli anni potrebbero essere state riviste/corrette/aggiornate.

I fondali marini ricolmi di rifiuti umani

Uno studio di un gruppo di ricercatori europei documenta per la prima volta la presenza dei rifiuti umani sui fondali di oceani e mari. L'Europa ...

  Un gruppo di ricercatori europei ha reso nota la presenza di rifiuti umani come bottiglie, sacchi di plastica o fili di canne da pesca perfino sui fondali degli oceani e dei mari. A riferirlo è un articolo apparso sulla rivista scientifica Plos One, coordinato dall’università delle Azzorre e realizzato grazie all’analisi di quasi 600 campioni provenienti dai fondali dell’Atlantico , dell’oceano Artico e del Mediterraneo .

Se dunque l’esistenza di un «settimo continente di plastica», costituito da tutti i rifiuti galleggianti sulla superficie delle acque marine, è ormai nota da tempo, la presenza dei rifiuti a grandi profondità non era finora stata documentata. Anche laggiù, sono i prodotti di plastica ad essere presenti in misura maggioritaria (41%), mentre quelli legati alle attività dei pescatori rappresentano il 34%. Ma gli scienziati hanno registrato anche rifiuti in vetro, metallo, legno, carta, cartone e indumenti. Così come una serie «materiali non identificati».

Un’immensa pattumiera, dunque, che secondo quanto riferito da un ricercatore ascoltato dall’agenzia Reuters, colpisce soprattuto il Mediterraneo e gli altri bacini che bagnano le coste europee