Moda ad alta quota: il trasporto aereo di Inditex pesa sempre di più sul clima

Inditex prova a minimizzare la sua dipendenza dall'aereo, ma i dati parlano chiaro: le emissioni di trasporti e distribuzione salgono del 10%

David Hachfeld - Public Eye
Inditex continua a fare ampio affidamento sul trasporto aereo © J2R/iStockPhoto
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A novembre 2023 abbiamo rivelato come Inditex, la società madre di Zara, Massimo Dutti e altri brand, trasporti tonnellate di abiti in aereo, contribuendo così alla crisi climatica. Secondo nuovi dati – e nonostante le recenti critiche e appelli – Inditex continua a fare ampio affidamento sul trasporto aereo. Anzi, nel 2024 le emissioni legate al trasporto sono persino aumentate del 10%.

Bisogna scavare a fondo nelle 514 pagine del rapporto annuale del colosso della fast fashion per trovare i dati sulle emissioni dovute ai trasporti nel 2024. Ma ci sono, nero su bianco. Se da un lato si riportano riduzioni delle emissioni in altri settori, quelle generate dal trasporto e dalla distribuzione delle merci sono aumentate del 10% nel 2024, raggiungendo i 2,6 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti (rispetto ai 2,3 milioni dell’anno precedente, o ai 2,0 milioni secondo il vecchio metodo di calcolo di Inditex). In media, trasporto e distribuzione rappresentano ora circa il 20% dell’impronta climatica degli abiti Zara.

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Inditex cerca di minimizzare l’impatto climatico del trasporto aereo

Inditex cerca di minimizzare l’enorme impatto climatico delle sue operazioni logistiche – in particolare la sua palese dipendenza dal trasporto aereo. L’espressione “trasporto aereo” compare solo una volta in tutto il rapporto annuale, e solo nel contesto di un accordo per l’uso di carburanti sostenibili per l’aviazione. L’azienda prevede infatti di aggiungere il 5% di questo carburante ai voli cargo in partenza da Madrid. Ma, viste le dimensioni del problema, si tratta solo di una goccia nel mare.

Presentare una misura isolata e minima come una soluzione, mentre si nasconde la reale portata delle emissioni prodotte dal trasporto aereo, è puro greenwashing. Inoltre, nell’ultimo rapporto annuale, Inditex ha cambiato il metodo di calcolo delle emissioni di gas serra. Questa “innovazione” riduce il volume totale delle emissioni riportate, ma solo matematicamente. L’aumento reale delle emissioni legate a trasporto e distribuzione risulta così ancora più preoccupante.

I dati da Saragozza e dal Bangladesh mostrano il boom della moda “volante”

Le statistiche di carico dell’aeroporto di Saragozza – principale hub logistico di Inditex – mostrano un netto aumento dei volumi di merce, attribuibile in gran parte al gruppo della moda. In particolare, è cresciuto il numero di voli che trasportano merci dalle fabbriche in Asia ai centri logistici europei. Questo trend è confermato anche dalla nostra analisi dei dati doganali dal Bangladesh, documentata in un video realizzato da Context, un progetto della Thomson Reuters Foundation.

volumi trasporto aereo saragozza
Fonte dei dati: Eurostat

H&M dimostra a Inditex che un’alternativa al trasporto aereo è possibile

Che il modello della fast fashion non debba necessariamente dipendere dal trasporto aereo lo dimostra il concorrente H&M, per il quale l’aereo rappresenta solo l’1% dei trasporti. Le sue emissioni da trasporto e distribuzione nel 2023 sono state di 0,45 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, pari solo al 5,2% delle emissioni totali.

Ma Inditex non si lascia impressionare da tutto ciò. Invece di fare il possibile per contrastare la crisi climatica, l’azienda preferisce confidare in soluzioni tecnologiche miracolose. A Bloomberg ha dichiarato che le riduzioni non procedono allo stesso ritmo lungo tutta la filiera, ad esempio a causa della scarsa disponibilità di nuove tecnologie come i carburanti puliti per l’aviazione.

Nel frattempo, Inditex continua a minimizzare il problema con giochetti retorici: «Il trasporto marittimo e su strada sono di gran lunga i metodi più utilizzati per spedire i nostri capi», ha risposto l’azienda a Bloomberg. Il che può essere vero se si guardano solo le distanze percorse. Ma le emissioni raccontano un’altra storia: per chilometro, il trasporto aereo è molto più inquinante. Lo dimostrano i dati di H&M: l’1% di trasporto aereo rappresenta il 18% delle sue emissioni da trasporto. Inditex dovrebbe seguire l’esempio e adottare un approccio altrettanto trasparente, invece di cercare di confondere le acque.

Inditex deve assumersi le proprie responsabilità

I dati più recenti sono allarmanti. Inditex continua ad affidarsi a un modello logistico in cui la velocità viene prima di tutto, a prescindere dalla crisi climatica. Questa scelta deliberata mina la credibilità delle promesse ambientali dell’azienda. Perciò, ribadiamo la nostra richiesta a Inditex e agli altri brand della moda: mettiamo fine una volta per tutte alla moda ad alta quota. I vestiti non si rovinano se restano qualche settimana in più su una nave.

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