Le centrali francesi sorvolate da misteriosi droni
Da qualche settimana numerose centrali transalpine vengono sorvolate da piccoli velivoli, la cui origine è ignota alle autorità. Secondo il governo non si corrono rischi, ma ...
Da qualche settimana si stanno moltiplicando, in Francia , i casi di centrali nucleari sorvolate da droni . L’ultimo caso è stato registrato venerdì sera, tra le 19 e la mezzanotte: i piccoli velivoli sono stati avvistati sopra a cinque impianti. Ma si tratta dei siti di Penly (Senna Marittima), Flamanville (Manica), Saint Laurent des Eaux (Loir-et-Cher), Dampierre en Burly (Loiret) e Fessenheim (Alto Reno).
Il giorno prima, giovedì, dopo il ripetersi di casi simili, il ministero dell’Interno di Parigi era intervenuto, spiegando che i sorvoli sono stati tutti registrati, e che non rappresentano «alcun pericolo per la sicurezza delle installazioni». Ieri è intervenuto anche il ministro dell’Ecologia e dell’Energia, Ségolène Royal, che ha spiegato di non voler permettere «a nessuno di mettere in discussione la reputazione delle nostre centrali».
In ogni caso, ciò che è chiaro è che sia il governo francese che le forze dell’ordine brancolano nel buio: l’origine degli oggetti volanti è ancora un mistero. Non a caso, sia il ministero dell’Interno che la gendarmeria nazionale hanno preferito non commentare i nuovi sorvoli. «In ogni caso non prendiamo la questione alla leggera. Conosceremo rapidamente i responsabili», ha aggiunto Royal.
Secondo Greenpeace, tuttavia, il governo deve «smetterla di minimizzare la vicenda», dal momento che «l’ampiezza di queste operazioni, e i mezzi utilizzati, sono sempre più inquietanti». L’associazione ha aggiunto che «un drone di taglia media più portare un carico sufficiente a danneggiare l’edificio di stoccaggio dei combustibili irradiati». La rete Sortir du nucléaire (Uscire dal nucleare) ha rincarato la dose, parlando di «un’attitudine alla negazione» giudicata «irresponsabile».