Ecologia, equità, diritti. Il mondo secondo i Massive Attack

Paradisi fiscali, reddito di base universale, crisi climatica. I Massive Attack danno voce ai problemi e alle soluzioni

I Massive Attack ci hanno abituati al loro attivismo politico. Con Eutopia affrontano i principali problemi della nostra epoca © Rashid Akrim, Nrk P3/Flickr

Reddito di base universale. Paradisi fiscali. Crisi climatica. I Massive Attack ci hanno abituati al loro attivismo politico, ma con l’EP Eutopia, uscito a luglio 2020, sono saltati a pie’ pari nelle grandi questioni del nostro tempo.

Un progetto audiovisivo composto da tre brani dalla forte impronta politica, realizzati in collaborazione con Algiers, Young Fathers e Saul Williams. Un lavoro che non troverete su Spotify, perché la componente sonora è indissolubilmente legata a quella visiva, realizzata dal pioniere dell’AI Art – l’arte dell’intelligenza artificiale – Mario Klingemann attraverso algoritmi generativi. Un album concettuale che ospita voci autorevoli: l’economista britannico Guy Standing, fondatore e co-presidente onorario del Basic Income Earth Network (BIEN), Gabriel Zucman, economista francese esperto di paradisi fiscali e disuguaglianze sociali, e Christiana Figueres, ex segretaria esecutiva dell’UNFCCC, la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, tra il 2010 e il 2016. Ogni video si chiude con una citazione da Utopia, il romanzo di Thomas More del 1516.

I Massive Attack denunciano i danni provocati dai paradisi fiscali

I governi del mondo si trovano ad affrontare una crisi senza precedenti, ci dicono i Massive Attack, quella del Covid-19. Eppure, prima di questa, altre crisi minacciavano il Pianeta e la pace sociale. A partire dalle multinazionali e dagli ultra-ricchi, che attraverso i paradisi fiscali e i sistemi di evasione ed elusione drenano ogni anno imponenti risorse agli Stati: 700 miliardi di dollari, scandisce la voce di Gabriel Zucman.

#taxhavens

«Mentre tutti gli altri esseri viventi diventano avidi e rapaci per timore della mancanza, l’uomo lo è in virtù della sua superbia, per la quale si gloria di superare gli altri nell’inutile ostentazione del superfluo»

Un reddito di base universale per combattere le disuguaglianze

E mentre queste risorse vengono sottratte alle casse degli Stati, diventa urgente combattere le disuguaglianze. Negli ultimi 40 anni, dice Guy Standing, è aumentata la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, a discapito della stragrande maggioranza della popolazione mondiale. Una proposta, in questo senso, è quella di istituire un reddito di base universale.

#universalbasicincome

«Sarebbe molto più importante fornire a chiunque i mezzi basilari di sostentamento, in modo che nessuno si trovi nella spaventosa necessità di diventare prima un ladro e poi un cadavere»

La crisi climatica, origine e fine di tutte le crisi

E poi la crisi più grande di tutte. Quella che, se non affrontata e risolta, renderà secondarie tutte le altre: la crisi climatica. È la voce di Cristiana Figueres, che ce ne parla, mettendo il problema in relazione con tutte le altre crisi. Evidenziandone i collegamenti. Sottolineandone i rischi. Figueres ci offre anche una prospettiva per uscire dall’impasse: un futuro basato sulla resilienza. A partire dal nostro sistema alimentare. E dalla necessità di convertire i nostri sistemi economico e finanziario verso la sostenibilità. Un percorso che deve essere condotto da imprese, investitori e cittadini insieme, ciascuno per la propria parte, accanto ai governi. Il cui ruolo è centrale come mai prima nella storia.

«Dobbiamo scegliere questa crisi come il momento per ancorarci nuovamente al motivo per cui gli esseri umani vivono in collettività. Insieme siamo più forti e resistenti».

#climateemergency

«Non c’è mai carenza di orribili creature che predano gli esseri umani, strappano via il loro cibo o divorano intere popolazioni; ma esempi di saggia pianificazione sociale non sono così facili da trovare…»

Tre soli brani, ma potenti e visionari. Capaci di stimolare tutti i sensi. E la ragione. Che per un’opera musicale non è poco.