Gli NFT una bolla? In ogni caso c’è chi sopravviverà

In molti ritengono imminente l'esplosione di una bolla nel mercato degli NFT. Non è escluso. Ma non è neppure detto che sia un male

Il mercato degli NFT è sottoposto a grandi oscillazioni © http://www.fotogestoeber.de/iStockPhoto

La bolla NFT sarebbe pronta per scoppiare. Anzi, starebbe già scoppiando. Nelle ultime settimane la rete si è popolata di profeti di sventura che hanno iniziato a intonare il requiem per i non-fungible token. In base ai dati pubblicati da Nonfungible.com, un portale che monitora i mercati NFT, il prezzo medio degli NFT scambiati sarebbe passato da 142 dollari nell’ottobre del 2020 a 4mila dollari nel febbraio di quest’anno, per poi crollare a 1.400 dollari a marzo. Agli inizi di aprile era sceso ancora, intorno ai 1.200 dollari.

ben 69,3 milioni di dollari per quest'opera d'arte digitale di Mike Winkleman (Beeple) battuta all'asta da Christie's, 'Everydays the first 5000 days'
Ben 69,3 milioni di dollari per quest’opera d’arte digitale di Mike Winkleman (Beeple) battuta all’asta da Christie’s, ‘Everydays the first 5000 days’ © Noah Davis

È un mercato molto volatile, soggetto quindi a straordinarie e continue variazioni nei prezzi. Non stiamo parlando però di una nicchia di folli sprovveduti. Nei primi tre mesi del 2021, il valore di mercato totale dei 38 principali NFT seguiti dal provider CoinMarketCap è salito di oltre otto volte, raggiungendo i 22,5 miliardi di dollari.

«Il mercato degli NFT non è uno scherzo e non scomparirà»

Come ha sottolineato pochi giorni fa il Financial Times, non si riduce tutto al mondo dell’arte e del collezionismo. Gli NFT sono infatti una forma di cartolarizzazione facilmente negoziabile che può essere applicata a qualsiasi oggetto digitale o fisico. «La prima transazione del fondo specializzato NFT Investments (il 22 aprile scorso, ndr) è stata l’acquisto di Aeon International, uno sviluppatore di tecnologie per le catene di approvvigionamento per l’industria della moda di lusso. Lo sviluppo degli NFT può aiutare a combattere la contraffazione nel lusso e rendere più efficace l’autenticazione dei prodotti», spiega David Stevenson sul FT.

È quindi un mercato potenzialmente molto ampio, destinato ad aumentare ancora di volume. «Non è uno scherzo – continua Stevenson -. E non scomparirà».

Una selezione naturale dei progetti

«Lo spazio NFT è per sempre e avrà uno sviluppo incredibile», gli fa eco Gary Vaynerchuk, aka GaryVee, informatico e imprenditore seriale statunitense, intervistato nel podcast di “The Outer Realm”, una delle più vivaci comunità online di artisti, collezionisti, sostenitori e finanziatori della criptoarte e degli NFT. «I prossimi 24 mesi hanno il potenziale per diventare fastidiosamente volatili per chi investe in NFT, con una probabilità molto alta che scoppi una bolla e colpisca dal 92% al 97% dei progetti, facendo crollare i loro prezzi a un livello molto più basso di quello d’acquisto per moltissimi investitori. Ma un 3% – 8% dei titoli scenderanno probabilmente solo di poco, questi progetti sopravvivranno e, da qui a 17 anni, sfonderanno. Questo, a mio parere, è il riassunto di quello che succederà in questi mercati nel breve periodo», continua GaryVee.

Dato il clamore che circonda gli NFT, che ha raggiunto il suo apice con la vendita di Beeple da 69,3 milioni di dollari l’11 marzo, per molti un crollo dei prezzi era solo una questione di tempo. Ma, come ha affermato Vaynerchuk, non è per forza un male.

In caso di esplosione della bolla, gli NFT legati ad alcune opere sopravviveranno

«Un calo di valore era inevitabile. C’è stata una saturazione eccessiva delle piattaforme e stava diventando difficile differenziarsi», ha spiegato alla CNN Melissa Gilmour, fondatrice dell’agenzia per NTF Lily & Piper, con sede a Londra. «Però alcune opere d’arte stanno reggendo e non credo che si tratti di un calo permanente dei prezzi. Siamo alla fine di un “hype cycle”, ma vediamo ancora gli NFT come un’immensa opportunità a lungo termine».

E ci sono già molti segnali che fanno pensare all’andamento dei prezzi in marzo e aprile come a un rimbalzo più che a un crollo vero e proprio. Già il 14 aprile, la quotazione in Borsa della londinese NFT Investments ha superato ogni aspettativa. La società, che investe direttamente e indirettamente (tramite imprese o fondi) in NTF ha raccolto 48 milioni di dollari, quasi il triplo di quanto aveva inizialmente preventivato.

Per sfondare bisogna diventare “influenti”

Fino ad oggi gli NTF sono stati una manna per un piccolo gruppo di speculatori nelle criptovalute. La vera sfida – sostengono gli esperti del settore – sarà la capacità di allontanarsi da uno scenario di tipo “piramidale”, che premia i primi investitori, e indirizzarsi verso un modello più sostenibile e inclusivo.

Perché questo è il senso dei non-fungible token. «Gli NFT devono servire a creare comunità attorno agli artisti, adottando un’ottica di lungo periodo», spiega GaryVee. «Gli artisti non possono limitarsi a dire: ecco, questa è una mia foto, comprala. E poi andare a dormire. I metadati saranno il progetto, non le immagini vere e proprie o le transazioni di breve termine».

«Gli NTF sono una specie di controcultura, anti-establishment, ma solo per ora. In futuro (quelli che sfonderanno, ndr) avranno i rolex, al 100%. Ma chi si affermerà davvero? Chi avrà Christie’s e Sotheby’s? Chi venderà le sue opere ai miliardari e milionari del futuro? Quello che dico sempre è che non si tratta di avere soldi, ma influenza». Chi saprà sfruttare gli NTF per crearsi una comunità e diventare influente con le sue opere d’arte potrà farcela. Chi punterà solo ai profitti di brevissimo periodo scomparirà.